Jula de Palma
TUA Per Sempre – Autobiografia della signora del jazz italiano
Coniglio Editore - Roma
2009
Gia’ da qualche anno stavo raccogliendo informazioni e scrivendo impressioni sul profilo artistico di Jula de Palma; volevo dedicare uno speciale nella rubrica “I remember” della nostra rivista ad uno dei personaggi chiave della cultura musicale dell’Italia del dopoguerra. Jula de Palma fa parte di quella schiera di personaggi in cui figurano di diritto Franco Cerri, Gianni Basso, Gorni Kramer, Renato Sellani, Gianni Ferrio, Lelio Luttazzi, e molti altri con cui lei si e’ trovata ad operare negli anni tra l’immediato dopoguerra e la prima meta’ degli anni ’70, in un’epoca quindi di grandi fermenti artistici e di profonda evoluzione stilistica. Questi musicisti hanno contribuito a cambiar faccia alla musica italiana, introducendo, nella fattispecie, gli elementi del jazz e dello swing all’accezione prettamente melodica di quel genere di musica spesso superficialmente definito “leggera”.
Da quando, circa trentacinque anni fa, decise di lasciare l’Italia oltre che le scene, nel bel mezzo del massimo successo, trasferendosi definitivamente in Canada, a coltivare tutt’altri interessi ed a svolgere tutt’altre attivita’, Jula e’ divenuta un personaggio quasi inafferrabile.
Decisione irrevocabile; mai piu’ e’ tornata sui suoi passi, se non per sorprendere tutti ancora una volta: si e’ presentata, in tutt’altra veste, con un libro auto-biografico – TUA Per Sempre – Autobiografia della signora del jazz italiano – in cui racconta cronologicamente e con sorprendente meticolosita’ gli avvenimenti ed i retroscena della sua vita artistica e personale.
Ma nel libro c’e’ molto, molto di piu’. C’e’ l’essenza della sua vita, dal giorno in cui e’ nata, raccontata, per una buona meta’, attraverso la trascrizione integrale delle pagine dei diari in cui, la giovane Jula, annotava scrupolosamente ogni fatto, ogni azione ed ogni sensazione. Racconta le paure, le emozioni, le amicizie, le delusioni di una ragazza, milanese con ascendenti siciliani, che si trova ad affrontare inizialmente una realta’ che passa attraverso la guerra, i bombardamenti, i sotterfugi e le privazioni – diciamo pure le piccole e grandi miserie materiali – che immancabilmente accompagnano i conflitti ma di fronte ai quali la sua famiglia non ha mai perso un briciolo di dignita’. E poi gli inizi di un’aspirante attrice che diventa inaspettatamente una cantante in una dimensione che pare inizialmente piu’ grande di lei. Da quel momento, inizia il racconto di un pezzo di storia della musica italiana, di come nell’immediato dopoguerra la classica canzone italiana (e napoletana) si evolveva verso la modernita’, il jazz e lo swing.
Jula de Palma tesse un racconto avvincente, in cui sottolinea quale ruolo hanno avuto in queste vicende, nel bene e nel male, tanti personaggi molto noti ed amati, come reagivano i gusti del pubblico, come ci si muoveva e ci si comportava nelle case editrici, durante le turne’e ed i concerti dal vivo, coi colleghi musicisti ed in sala d’incisione, come evolvevano le tecnologie ed i mezzi di comunicazione di massa, dalla radio alla nascente televisione, al disco che si perfezionava e diventava un potente strumento di diffusione e consumo della cultura musicale.
Non e’ tenera con qualcuno, ed altrettanto e’ francamente grata a tanti altri, con trasparenza e sincerita’, ma quello che piu’ avvince e’ l’incrocio di tanti fatti e personaggi, attori, autori, cantanti e musicisti, e la nitidezza dello spaccato storico di un’epoca artistica che resta alla fine del libro. Qualche avvenimento e’ stato ostentatamente sorvolato, difficile pensare che non sia stato annotato sui suoi diari o che non se ne sia ricordata. Piu’ probabile che, qualche ricordo non del tutto piacevole, sia stato rimosso anche per evitare quelle che, a causa della sua incrollabile sincerita’, sarebbero diventate delle polemiche.
E’ quasi impossibile aggiungere parole che non suonino superflue ai tanti fatti ed aneddoti raccontati da Jula nel libro ed alla esauriente prefazione di Enzo Giannelli.
L’abbandono della carriera da parte di Jula de Palma e’ stata una grande perdita, sul piano artistico, per la musica italiana; quantomeno per l’ulteriore apporto che ne sarebbe derivato in conseguenza della maturazione e dell’evoluzione che sempre accompagna il percorso di un artista. Poche artiste hanno potuto sopperire alla sua assenza; in lei erano raggruppate caratteristiche che raramente si possono riscontrare riunite in una sola persona. Voce piena, ricchezza di armoniche, perfetta intonazione, ampia estensione. Senso del ritmo e giusta scelta dei tempi profondita’ dell’interpretazione. Per trovare analogie bisogna ricorrere a nomi grossi, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan…
Fantasia interpretativa, improvvisazione, uso garbato dello scat, partecipazione intensa al senso del brano proposto (Jula de Palma e’ stata un’attrice “relativamente” mancata, avendo partecipato, sebbene come attivita’ collaterale, anche a molti film e produzioni cinematografiche), e le vicende sull’interpretazione del brano Tua, raccontate con precisione nel libro, la dicono lunga in tal senso.
Non ultime, onesta’, sensibilita’, “buona educazione”, umanita’, giusto connubio di modestia e di carattere. Il modo in cui Jula ha lasciato la carriera e’ forse proprio la migliore prova di queste ultime qualita’. Sebbene – credo di interpretare l’opinione di molti ammiratori, estimatori, colleghi ed addetti ai lavori – questa sua decisione non sia mai stata del tutto condivisa ed accettata, Jula de Palma e’ rimasta nella memoria collettiva molto piu’ di tanti suoi colleghi, rimasti ancora – talvolta fin troppo ostinatamente – in servizio attivo.
Jula de Palma
TUA Per Sempre – Autobiografia della signora del jazz italiano
ISBN: 978-88-6063-218-0 – 320 pagine – € 24,50
Links:
www.juladepalma.com
www.coniglioeditore.it
L’intervista a Jula de Palma su Sound Contest