Straordinario connubio artistico nel nome di Diego Armando Maradona – l’indimenticabile e indimenticato “Dios de la Pelota” – quello andato in scena sabato 25 settembre ad Avella, nella suggestiva Piazza Convento.
I racconti del noto attore Patrizio Rispo, l’ormai “storico” Raffaele Giordano della fiction “Un posto al sole“, si sono perfettamente intrecciati con la musica del grande artista argentino, ma ormai partenopeo d’adozione, Diego Moreno. Un connubio perfetto per rappresentare attraverso la napoletanità di Rispo e le origini argentine di Moreno, filtrate da oltre un ventennio di permanenza in Campania, l’epopea partenopea del più famoso “N° 10” del calcio mondiale, Diego Armando Maradona.
I testi inediti , declamati dalla calda voce di Patrizio Rispo, sono opera del docente universitario Paolo Romano, qui alla sua prima prova autoriale brillantemente superata.
Gli altri contributi letterari portano le più grandi firme del giornalismo, del calcio e della cultura in generale come Gianni Minà, Maurizio De Giovanni, Ciro Ferrara, Edoardo Galeano, Osvaldo Soriano, Marco Ciriello solo per citarne alcuni.
Inoltre, in esclusiva per lo spettacolo, Antonello Perillo – caporedattore del TGR Campania – ha regalato un suo personale aneddoto che ha commosso l’intera platea rivelando la grande sensibilità del “Pibe de Oro”, capace di donare ai bambini napoletani più sfortunati un po’ di gioia.
La memoria del giornalista, affidata alla maestria divulgativa dell’impareggiabile Rispo, ha saputo coinvolgere brillantemente il pubblico facendo leva sull’impatto emotivo frutto del racconto delle esperienze che hanno riguardato l’uomo Maradona.
Ma il “Pibe de Oro”, raccontato nel nuovo spettacolo messo in scena da Rispo e Moreno, va oltre la sua dimensione di uomo per assumere quasi la valenza di mito, dio e semidio. Con questa ricetta il recital esalta abilmente il connubio tra le varie arti: letteratura, storia, politica, mitologia e, ovviamente, musica.
L’apporto dato dalle ormai conosciutissime doti artistiche di Diego Moreno, con il suo mix di brani inediti e classici della tradizione napoletana e argentina, è come di consueto capace di emozionare e commuovere – la sua versione di “O’ surdato nnammurato” è struggente fino alle lacrime – ma anche di divertire e coinvolgere. La sua hit “Vive“, che chiude lo spettacolo a mo’ di bis, è una cumbia che costringe tutti ad alzarsi improvvisando un ballo “distanziato” che sembra invocare un ritorno all’antica normalità in nome di un affettuoso abbraccio collettivo.
Il tema della vita è spesso ricorrente nella poetica di Moreno che, con la sua “Vivir“, rende immortale non solo il ricordo ma anche la presenza di Maradona e di tutti coloro che ci hanno preceduti in cielo.
Tra i classici argentini non potevano mancare gli omaggi ad Astor Piazzolla, l’apertura dello spettacolo è affidata a “Los pajaros perdidos“, e a Carlos Gardel con “Por una cabeza“.
Impossibile comunque elencare i brani, e i relativi recitati, senza dilungarsi ulteriormente. L’invito è perciò quello di accorrere a vedere lo spettacolo non appena saranno rese note le prossime date che saranno arricchite, ecco lo scoop svelato durante la serata, da un inedito di Maurizio De Giovanni.
In chiusura, ecco i grandi professionisti che completano il cast: Mariano Navone al bandoneon, Giorgio Savarese al piano, Domenico Guastafierro al flauto, Roberto Giangrande al contrabbasso, Davide Ferrante alla batteria e alle percussioni.
L’elemento coreutico è infine stato affidato ai due ballerini ed insegnanti di tango Paola Cabrera e Rogelio Bravo che hanno fatto sognare il pubblico con le loro esibizioni di tango.
Cast:
Patrizio Rispo [voce narrante]
Diego Moreno [chitarra, charango, voce & direzione musicale]
Mariano Navone [bandoneón & baile]
Giorgio Savarese [piano & programmazioni]
Roberto Giangrande [basso & contrabbasso]
Davide Ferrante [batteria & percussioni]
Domenico Guastafierro [flauto]
Paola Cabrera & Rogelio Bravo [Tangueri]
Da un’idea di Diego Moreno, Paolo Romano & Patrizio Rispo