ANCIENT COSMIC TRUTH di Louis Siciliano: il disco è un capolavoro

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Musica Presente Records ha pubblicato il nuovo album del synth performer e compositore Louis Siciliano dal titolo Ancient Cosmic Truth che vede la partecipazione di Alex Acuña, percussionista dei Weather Report, Randy Brecker leggenda vivente della tromba jazz, del sassofonista Umberto Muselli, definito da Pat Metheny l’erede di Michael Brecker e Claudio Romano uno dei batteristi italiani che ha collaborato con i più grandi musicisti della scena internazionale. L’album è prodotto da Renato Marengo storico fondatore del NAPULE’S POWER.

Il disco è disponibile dal 6 gennaio 2023 su tutti i migliori digital stores nazionali e internazionali con un focus speciale in Cina e in tutto l’Oriente e per gli amanti del suono analogico in vinile in edizione limitata: https://www.magicandunique.com/shop

Ecco come lo descrive Renzo Cresti, Direttore Artistico di Musica Presente Records:

Non ho mai titolato un mio scritto così. Troppo impegnativo, ma vi sono situazioni in cui occorre rischiare. “Ci sono occasioni in cui un critico rischia davvero, ad esempio, nello scoprire e diffondere il nuovo” – Come scrive il regista Jan Pinkava – “Il mondo è spesso avverso alle nuove creazioni. Al nuovo servono sostenitori.” Ed io mi espongo nell’affermare che il nuovo lavoro di Louis Siciliano, Ancient Cosmic Truth, non solo va sostenuto ma accolto come una creazione eccezionale, nel senso etimologico della parola ‘che fa eccezione’ nel panorama del mondo della musica nazionale e internazionale. Dal confronto emerge la convinzione che sia un capolavoro.

Questo lavoro di Siciliano è un capolavoro anche perché giunge a compimento di un intenso percorso musicale ed esistenziale che va a costituire il substrato di Ancient Cosmic Truth. Il viaggio sonoro dell’esistenza è iniziato anni or sono, quando Siciliano mise a punto un pensiero filosofico che sorregge il suo progetto musicale (espresso nel libro Music Multiverse Exploration dove si analizza una nuova cosmologia del suono), ed è proseguito con la realizzazione del MUMEx Trio, con Roberto Bellatalla e Mauro Salvatore, che è uscito, con un denso e originale album, per questa etichetta, nelle piattaforme digitali di tutto il mondo il 2 febbraio 2020. Ora, a quasi un anno di distanza, Siciliano si presenta con un nuovo concepimento, assieme a musicisti straordinari quali Alex Acuña, Claudio Romano, Randy Brecker, Umberto Muselli e Siciliano stesso che suona keyboards, sinths e live electronics. Ognuno di questi musicisti è incredibilmente bravo e la loro bravura viene messa al servizio del sound d’insieme, che supera il tradizionale interplay nell’assoluta convinzione di realizzare un’idea di musica collettiva che sia guidata dalle intenzioni, intuizioni e visioni geniali di Louis Siciliano.

Ascolta il disco Ancient Cosmic Truth su Spotify

Il titolo dell’album rimanda alla ricerca spirituale che Siciliano sta compiendo da anni e nei suoni si percepisce questo afflato olistico e trascendente. Suoni che s’innalzano in una verticalità vertiginosa oppure scavano nelle profondità dell’Essere, in un rapporto di complementarietà fra Cielo e Terra ma anche fra Terra e Mondo, infatti, Siciliano ha girato il Mondo e continua ad alimentarsi dalle culture le più diverse ma sente anche il bisogno di ritornare alla Terra delle sue origini, nell’alveo di ciò che Renato Marengo ha chiamato Napule’s Power. Dice Novalis: “ma dove stiamo andando? Sempre verso casa”.

Non solo, in questo nuovo lavoro, la ricerca quasi pitagorica di Siciliano, si apre a una poderosa comunicazione. Nulla a che vedere con la retorica dell’espressione sentimentale proposta da troppi musicisti, anzi, l’emotività che la musica sollecita ha a che vedere con l’energia cosmica, è un’epifania, scuote e richiede un’immersione totale nel cuore del suono.

“C’è una forma di esaltazione e di delirio di cui sono autrici le Muse. Questa, quando occupa un’anima tenera e pura, la sollecita e la rapisce nei canti e in ogni altra forma di poesia”, così Platone nel Fedro. Questo è ciò che è avvenuto nell’ispirazione di Siciliano e che ha contagiato anche gli altri strumentisti, con un risultato davvero intenso e vigoroso. All’intensità e alla vigoria dei suoni contribuisce l’ottima registrazione e la supervisione del sound che aggiunge chiarezza e precisione delle parti, sfumature e gradazioni nell’armonia, esaltando ora i momenti più intimistici e lirici ora quelli più energici. Vanno citati: Carlo Gentiletti, che ha iniziato a registrare l’album nel suo Elios Studio a Castellammare di Stabia; Andrea Secchi che ha mixato al Forward Studio di Roma; Carmine Simeone che ha curato il mastering nello stesso Studio. Hanno contribuito a rendere questo album un capolavoro.

Le quattro parti hanno alcuni tratti specifici ma sono collegate fra loro in maniera profonda da codici archetipici che sempre sottostanno ai vari momenti che ora possono ricordare il jazz o il rock progressive, ora si avvicinano alla musica classica o a quella elettronica, o ancora alla fusion o alla world music, ma, a differenza di come vengono proposti questi generi, vi è un substrato esistenziale e di vera ricerca olistica che rende i riferimenti superficiali, in quanto occorre scavare e attraversare i generi che così non sono più tali ma in continua trasfigurazione.

Bambara’s Symmetries ci mostra lo straordinario lavoro svolto sul concetto di simmetria, orizzontale, verticale e metrico-ritmica, derivato dagli studi sulla musica dei pigmei e su quella indiana assieme a quelli su Messiaen e Ligeti. La cultura (musicale) extra-europea, come quella dei Bambara (antica etnia del Mali), è molto importante per Siciliano, soprattutto quella africana e orientale. L’inizio con frasi ripetute, più o meno variate, basate su una ritmica vigorosa, inietta subito una rigogliosa energia che si protrae su tutto il brano.

In questo album è in essere un’energeia, un’attività che lo rende dinamico e vivo, che lo solleva alla sfera della problematicità dell’esistere. L’energia è-in-opera ossia essa non appartiene solo ai musicisti ma è prodotta dalla stessa opera, quale suo dinamismo interno. È pulsione di vita che l’opera stessa manifesta.

Lo si riscontra pure ne The secret of Mansa. Il segreto va custodito ma occorre anche tentare di svelarlo, come fanno i musicisti che riprendono gli archetipi sonori dei Mansa e li trasfigurano in un processo sui ritmi, sulla timbrica e sui micro-suoni, svolto con una partecipazione così profonda che sembra che i musicisti siano quasi in uno stato di trance. Tutti fanno propria l’idea del suono espressa in MUMEx ed entrano nella visione meta-linguistica. La base teorica e numerica non inficia affatto la libertà di suono e la sua bellezza, anzi.

Il titolo Traslucent dodecahedron è esplicito nel comunicare la chiara e trasparente luminosità sonora, che rimanda al simbolo spirituale della luce. Una melodia dal sapore medio-orientale colpisce al primo livello di ascolto. La capacità di creare vari livelli in profondità è abbinata a quella di mantenere in evidenza una linea melodica, espressa ora dall’uno ora dall’altro strumento. I suoni fiammeggiano, creando tracce sonore che si accavallano e si inseguono e che non perdono mai il file rouge dell’intreccio. Suoni che alludono e che divengono simboli di vita. Il poliedro a 12 facce citato nel titolo ci dice quanto importanti siano le cangianti prospettive, direzioni di frasi, mutazioni armoniche, ritmica iridescente.

L’ultima parte è quella che dà il titolo all’intero album. L’inizio col canto accentua il richiamo alle melodie ancestrali, che sono così radicate nelle profondità di Madre Terra da essere costantemente presenti e universali. Esse rappresentano il Trascendente, ossia tutto ciò che oltrepassa la finitudine dell’Uomo – al di qua di ogni religione rivelata – alla ricerca della verità cosmica. Un’indagine spirituale e filosofica che viene espressa in suono, quale elemento originario, e in energia, quale spinta contenuta nel profilarsi dell’opera stessa.

Finalmente un lavoro che si pone domande, che svolge un’esplorazione sull’Essere dell’Uomo e sul senso del suo abitare l’Universo. Ci riconcilia anche col jazz e con la musica in genere, da troppo tempo omologata su pezzi e pezzettini, omaggi a… canzoni e canzonette, sempre più pericolosamente vicina al pop commerciale. Al di là della straordinaria bravura e intuito di Louis Siciliano e dell’altrettanta abilità e capacità di immersione nel suono di tutti gli interpreti, questo album è un dono che arricchisce cuore, mente e orecchio.

Occorre meditare su questa titolazione, Ancient Cosmic Truth, le tre parole hanno un valore profondo: verità, cosmica, originaria. La verità non soggiorna in un luogo e in tempo preciso, abita da sempre nell’Ur-Zeit e il suo messaggio è universale. Il suono, con la sua energia e col suo potere di riuscire a comunicare al di qua del linguaggio verbale, ci può avvicinare a quel mistero che l’uomo è per sé stesso. Siciliano e i musicisti straordinari che suonano con lui ci indicano la strada. Anche per questo l’album è un capolavoro.

E’ possibile ascoltare ANCIENT COSMIC TRUTH di Louis Siciliano su Spotify, Youtube e su tutte le migliori piattaforme digitali di musica nel mondo e per chi ama il vinile lo può trovare in edizione limitata a questo link: https://www.magicandunique.com/shop

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