jazz Archivi - Sound Contest https://www.soundcontest.com/tag/jazz/ Musica e altri linguaggi Wed, 10 Apr 2024 16:46:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 Raffaella Zago: “Love Letters” è un album di black music dal respiro internazionale https://www.soundcontest.com/raffaella-zago-love-letters-e-un-album-di-black-music-dal-respiro-internazionale/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=raffaella-zago-love-letters-e-un-album-di-black-music-dal-respiro-internazionale Wed, 10 Apr 2024 16:46:19 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=64650 “Love Letters”, il primo album della cantautrice urban Raffaella Zago, è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in vinile. Il disco esce per l’etichetta milanese Groovin Recordings e arriva poco dopo che uno dei suoi brani, “So Precious”, è entrato nella top ten della UK Soul Chart. IL DISCO: “LOVE LETTERS” Anticipato da tre […]

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“Love Letters”, il primo album della cantautrice urban Raffaella Zago, è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in vinile. Il disco esce per l’etichetta milanese Groovin Recordings e arriva poco dopo che uno dei suoi brani, “So Precious”, è entrato nella top ten della UK Soul Chart.

IL DISCO: “LOVE LETTERS”

Anticipato da tre singoli – “Money Trees”, “Open Your Heart” e “Zoso” – l’album di debutto dell’artista di origine padovana residente a Milano contiene 10 brani influenzati da soul, jazz, funk e hip hop che trattano a più riprese il tema dell’amore.

Così l’artista classe 1998 racconta la genesi del disco:

Dopo aver finito di scrivere quasi tutti i pezzi, mi sono resa conto che, a parte ‘Money Trees’, ogni canzone, involontariamente, era dedicata a qualcuno, smossa sempre da un forte sentimento d’amore. Dunque in questo mio primo album sono presenti varie sfaccettature di quello che è ‘l’amore attraverso i miei occhi’, nel modo più sincero e genuino possibile, mescolando anche vari generi musicali che hanno sempre fatto parte della mia vita e mi rappresentano al 100% come soul, jazz, funk e hip hop“.

Nel 2023 Raffaella Zago ha attirato presto attenzioni con il suo primo brano ufficiale, la reinterpretazione in chiave nu-soul di “Money Trees”, brano del rapper più lodato dell’ultimo decennio, Kendrick Lamar, per cui ha composto una nuova melodia.

Tutti gli altri pezzi di “Love Letters”, in cui Raffaella Zago si rivolge a persone che hanno fatto o fanno parte della sua vita, ribadiscono le sue doti vocali, di scrittura e composizione.

Raffaella Zago, infatti, ha scritto, interpretato e composto – in questo caso insieme a Max Greco e Antonio Liso – tutte le canzoni del disco che, grazie all’uso dell’inglese, hanno un respiro internazionale.

E a valorizzare ulteriormente il talento della giovane artista c’è una band che dà corpo a un suono black contemporaneo composta da Giuseppe Lai (chitarra), Eveline Lucchini (basso), Vincenzo Garofalo (batteria), Alessio Profeti (batteria e percussioni) e dagli stessi Antonio Liso (chitarra) e Max Greco (tastiere).

RAFFAELLA ZAGO: LA BIO

Raffaella Zago, nata a Padova nel 1998, comincia a studiare pianoforte a otto anni per poi proseguire questo percorso al liceo musicale come pianista classica e con lo studio del canto lirico.

A 20 anni frequenta il CPM di Milano conseguendo la laurea triennale in canto pop-rock con una tesi intitolata “La black music dagli anni ‘90 ad oggi”. A fine 2023 pubblica per Groovin Recordings la sua reinterpretazione di “Money Trees” di Kendrick Lamar, seguita, a stretto giro, dai suoi primi inediti ufficiali, “Open Your Heart” e “Zoso”.

È autrice e compositrice, collabora con Max Greco, co-produttore musicale dei suoi brani, e con una band di musicisti che la affianca sia in studio sia nelle date dal vivo.

 

L’ETICHETTA: GROOVIN RECORDINGS

Groovin Recordings nasce nel 2015 da un’idea di Paolo Rey e Alex De Ponti, titolari di Vinylbrokers, negozio di dischi milanese. Essendo a stretto contatto con il mondo del vinile, i due fondatori conoscono bene i titoli che cominciano a diventare “hard to find”, così l’etichetta si prefigge di soddisfare questa esigenza del mercato, affermandosi in pochi anni come una delle realtà più forti nel settore delle ristampe.

Il catalogo va dalla soul/disco più classica a quella più underground fino alla house music, dai titoli più di nicchia a quelli più popolari. Dal 2021, Groovin dà spazio a giovani produttori, come i francesi Groove Boys Project e il colombiano Felipe Gordon, con il preciso intento di promuovere i nuovi talenti. Nel 2023 avviene il passaggio a un livello superiore con la completa produzione (esecutiva e artistica) di Raffaella Zago.

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Frankie’s Songs Acoustic Duo: Francesco Di Giovanni e la sua anima cantautorale il 15 marzo a Roma https://www.soundcontest.com/frankies-songs-acoustic-duo-francesco-di-giovanni-e-la-sua-anima-cantautorale-il-15-marzo-a-roma/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=frankies-songs-acoustic-duo-francesco-di-giovanni-e-la-sua-anima-cantautorale-il-15-marzo-a-roma Wed, 13 Mar 2024 12:04:53 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=64299 Il 15 marzo prossimo alle ore 21:00 presso l’Associazione Stare Bene a Roma in Via Colfelice 14 (nei pressi della Metro Colli Albani), Francesco Di Giovanni riproporrà il suo Frankie’s Songs Acoustic Duo e, accompagnato al pianoforte dalla sua compagna di musica e di vita Gabriella De Nardo, proporrà alcune tra le circa sessanta canzoni […]

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Il 15 marzo prossimo alle ore 21:00 presso l’Associazione Stare Bene a Roma in Via Colfelice 14 (nei pressi della Metro Colli Albani), Francesco Di Giovanni riproporrà il suo Frankie’s Songs Acoustic Duo e, accompagnato al pianoforte dalla sua compagna di musica e di vita Gabriella De Nardo, proporrà alcune tra le circa sessanta canzoni scritte dagli anni ‘70 ad oggi: un magico incontro fra parole e musica che prende vita di un denso feeling jazzistico nutrito dagli anni di ascolto di grandi come Gershwin, Ellington, Jobim, Mancini.

Frankie, al secolo Francesco Di Giovanni, chitarrista, jazzista, eclettico compositore, capace di cimentarsi in ogni genere di musica, spaziando da composizioni per strumenti solisti, alla musica da camera, al genere sinfonico, fino al Musical e all’Operetta, in vari decenni di attività ha scritto anche oltre sessanta canzoni.

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Happy Run – Out now il nuovo album del batterista russo Sasha Mashin https://www.soundcontest.com/happy-run-out-now-il-nuovo-album-del-batterista-russo-sasha-mashin/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=happy-run-out-now-il-nuovo-album-del-batterista-russo-sasha-mashin Wed, 11 Oct 2023 13:53:38 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62377 Disponibile dal 6 ottobre, “Happy Run” l’album jazz del batterista russo Sasha Mashin edito da Birdbox Records di Lorenzo Vella che vede la partecipazione di due artisti straordinari, il sassofonista Rosario Giuliani e il contrabbassista Makar Novikov. Primo album realizzato in Italia dove, da due anni, Mashin ha scelto di vivere dopo l’inizio della guerra […]

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Disponibile dal 6 ottobre, “Happy Run” l’album jazz del batterista russo Sasha Mashin edito da Birdbox Records di Lorenzo Vella che vede la partecipazione di due artisti straordinari, il sassofonista Rosario Giuliani e il contrabbassista Makar Novikov.

Primo album realizzato in Italia dove, da due anni, Mashin ha scelto di vivere dopo l’inizio della guerra ucraino-russa.

Viveva a Mosca, Sasha Mashin, dove aveva un posto di primo piano nel fermento culturale e musicale cittadino. Due in particolare erano le attività a cui rivolgeva gran parte del suo tempo: “Sasha Mashin Happy Lab“, un laboratorio dedicato alla musica jazz che si teneva una volta alla settimana nel principale jazz club di Mosca; e il “Sasha Mashin Happy Run” dove ci si incontrava tra amici per correre (10 km) e chiacchierare una volta alla settimana.

L’idea del laboratorio musicale era quella di cancellare la barriera tra il pubblico e il palco, per coniugare comunicazione informale, concerti e scambi di idee; in poco tempo il laboratorio è diventato appuntamento fisso per la buona musica ma anche luogo di incontro di persone creative che hanno condiviso idee e inventato nuovi progetti. Come il laboratorio musicale anche l’appuntamento sportivo amatoriale è diventato attrattivo e molti dei frequentatori erano gli stessi dell’“Happy Lab”: le regole erano semplici, “finché si corre, si puoi imparare tutto quello che si vuole”, e non solo dal creatore di questo appuntamento, Mashin per l’appunto, ma anche da tutti i musicisti e dalle persone coinvolte nella 10 km, tra cui professionisti dei più svariati settori. L’inizio della guerra ha poi cambiato radicalmente gli equilibri non solo a livello internazionale ma anche e soprattutto nella vita delle persone.

Sasha Mashin ha continuato a “correre” non solo metaforicamente. Arrivando in Italia, da rifugiato politico, ha trovato nuovi amici: musicisti eccezionali che hanno saputo accoglierlo come persona e come artista.

Oggi il batterista russo, si sente di poter chiamare Roma la sua “casa” e gli amici ritrovati e quelli nuovi “la sua famiglia”. «Ho la sensazione di aver finalmente finito la mia corsa – racconta Sasha Mashin nelle sue note di copertina – per la prima volta da molto tempo, mi sento sinceramente felice.

Se una volta l’idea dell’emigrazione mi riempiva di terrore esistenziale, in realtà, non mi sembra nemmeno di essermi allontanato da casa. Gli italiani sono così aperti, amichevoli e di supporto che mi sembra di aver completato una maratona e raggiunto il traguardo. Sono a casa».

I brani presenti nell’album “Happy Run” sono firmati dallo stesso Sasha Mashin e dai suoi compagni di viaggio.

“Country of Obscurantism” (Paese dell’Oscurantismo), il titolo di questa composizione, suggerisce che non deve necessariamente essere bella, e questo aiuta l’artista a condividerla con il cuore più leggero. “Prometto che continuerò con i miei tentativi e, forse, un giorno scriverò qualcosa di più bello con un sottofondo più gioioso”.

Nell’album sono presenti la bellissima composizione di Makar Novikov “Yellow Blues”, la magnifica forma in tre parti “Suite et Poursuite” di Rosario Giuliani, la ballata “Darn That Dream” di Jimmy Van Heusen e persino un pezzo da “The Rite of Spring”, del compositore più amato dall’artista, Igor Stravinsky (“Introduction, Les Augures printaniers”), combinato con la composizione “Hey, It’s Me You Are Talkin’ To” di Victor Lewis (musica che l’artista è convinto sia stata ispirata dallo stesso Stravinsky).

Una delle esperienze più belle legate alla corsa – racconta Sasha – è la possibilità di pensare e pianificare durante la corsa. In questi momenti, la chimica del cervello cambia in modo significativo, producendo più serotonina e dopamina, e puoi pensare in modo più chiaro e con precisione. Correndo regolarmente, ho capito una cosa importante: non puoi scappare da te stesso. Ma puoi scappare dall’oscurità, sia dentro che fuori di te. Correre è uno sport intelligente. Corri felice!

“Happy Run” è un album che non parla solo di musica: vuole raccontare una storia. La metafora di una “corsa” che ha permesso all’artista di allontanarsi dal buio di un difficile passato e che lo ha portato fino in Italia verso una nuova vita, verso la sua nuova casa, Roma.

“Happy Run” è il terzo album da leader, ma il primo in assoluto prodotto in Italia. Sasha Mashin vanta partecipazioni in oltre una trentina di album, impegnato sia come sideman sia come ingegnere di registrazione e mixaggio.

L’album “Happy Run” (Birdbox Records, Ottobre 2023) è disponibile in CD e Master Tape e distribuito attualmente in Repubblica Ceca, Estonia, Giappone, Slovacchia, Thailandia e in Italia. In digitale è invece disponibile a livello mondiale da dicembre.

Biografia

Classe 1976, originario di San Pietroburgo, dopo aver iniziato a suonare in diverse formazioni nella sua città natale, Sasha Mashin nel 1998 si trasferisce a Mosca, iniziando a collaborare con alcuni dei migliori esponenti della scena jazzistica russa. Il suo innato talento gli ha valso l’inserimento nel programma didattico statunitense “Open World” e la conseguente possibilità di suonare a New York con vere e proprie leggende del jazz quali Clark Terry, Kenny Barron e Jimmy Heath.

A partire dal 2008, il batterista ha rappresentato un punto di riferimento per quasi tutti i jazzisti USA di passaggio in terra russa. Molti quelli invitati a esibirsi e accompagnati dalla sua band, tra gli altri possiamo citare Benny Golson, Johnny Griffin, Lew Tabackin, Eddy Henderson, James Spaulding, Gary Smulyan, Larry Schneider, Mark Turner, Dhafer Youssef. Sempre dal 2008 ha viaggiato in giro per il mondo con la band di Isfar Sarabski.

La profonda conoscenza della miglior tradizione afroamericana e le collaborazioni con jazzisti suoi connazionali, ha consentito a Mashin di sviluppare idee originali, non limitandosi a riproporre stilemi “rassicuranti” e già collaudati ma cercando sempre nuove fonti di ispirazione, come la stessa musica colta russa.

Sasha Mashin da febbraio 2022 vive in Italia e collabora costantemente con grandi nomi del jazz italiano ed internazionale quali Alex Sipiagin, Rosario Giuliani, Antonio Faraò, Robert Bonisolo, Pietro Tonolo, Paolo Birro, Mauro Negri, Michele Calgaro, Dado Moroni.

Happy Run è il terzo album da leader, ma il primo in assoluto prodotto in Italia. Sasha Mashin vanta partecipazioni in oltre una trentina di album, impegnato sia come sideman sia come ingegnere di registrazione e mixaggio.

Tracklist:

  1. Country of obscurantism (Sasha Mashin) 09:11
  2. Yellow Blues (Makar Novikov) 08:29
  3. Hey it’s spring (Igor Stravinsky) 06:44
  4. Darn that dream (Jimmy Van Heusen) 06:06
  5. Suite et poursuite (Rosario Giuliani) 16:17

 

Credits:

Produced by Sasha Mashin | SMASHIN PRODUCTION

Executive Producer: Lorenzo Vella | BIRDBOX RECORDS

 

Registrato al Saint Louis College of Music (Roma)

Recording/mixing engineer: Sasha Mashin

Mastering engineer: Lorenzo Vella

 

Foto di copertina: Lorenzo Vella | NIGHTINGALE STUDIOS

Foto aggiuntive: Alessio Cesario, Ira Polyarnaya

Grafica: Nerina Fernandez

Line – up: Sasha Mashin: batteria | Rosario Giuliani: sax alto | Makar Novikov: contrabbasso

L’etichetta

Birdbox Records è una giovanissima etichetta discografica fondata nel 2021 da Lorenzo Vella. Si occupa principalmente di jazz e nel suo roster si possono trovare artisti di spessore: i pianisti Luca Mannutza e Francesca Tandoi, i chitarristi Umberto Fiorentino, Claudio Quartarone e Francesco Mascio, i sassofonisti Max Ionata e Paolo Recchia, il batterista Sasha Mashin, solo per citarne alcuni.

La peculiarità delle registrazioni è data dalla scelta degli ambienti, capaci di restituire un suono il più naturale possibile e catturato durante il processo di acquisizione. Due tecniche microfoniche vengono normalmente utilizzate e combinate: la classica multimicrofonica (con microfoni vintage) e la binaurale (che restituisce all’ascoltatore la sensazione di essere parte integrante dell’evento al momento dell’esecuzione).

Birdbox Records crede che ogni tecnologia per la registrazione e la riproduzione audio sia valida. Ecco perché continua a dare vita ad ogni formato di riproduzione musicale – CD, LP, cassette, bobine – compreso il formato digitale. Questa varietà di formati sta suscitando molto interesse soprattutto all’estero, dove Birdbox Records, in poco tempo è riuscita ad interessare distributori in tutto il mondo (Giappone, Cina, Spagna, Germania, USA, Canada, etc.).

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Daniela Mastrandrea con Michele Paternoster in DUO, il nuovo disco https://www.soundcontest.com/daniela-mastrandrea-con-michele-paternoster-in-duo-il-nuovo-disco/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=daniela-mastrandrea-con-michele-paternoster-in-duo-il-nuovo-disco Mon, 25 Sep 2023 17:25:35 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62190 Finalmente è disponibile Duo, l’album per pianoforte e contrabbasso di Daniela Mastrandrea e Michele Paternoster. Dal 22 settembre 2023 si può trovare su tutte le principali piattaforme di streaming e download. L’album, un nuovo viaggio denso di emozioni è composto da dieci composizioni originali e tocca stili e generi differenti: dal samba al waltz, dal […]

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Finalmente è disponibile Duo, l’album per pianoforte e contrabbasso di Daniela Mastrandrea e Michele Paternoster. Dal 22 settembre 2023 si può trovare su tutte le principali piattaforme di streaming e download.

L’album, un nuovo viaggio denso di emozioni è composto da dieci composizioni originali e tocca stili e generi differenti: dal samba al waltz, dal funky alla ballad, passando per il latin.

I dieci brani, scritti durante il periodo adolescenziale della pianista e compositrice Daniela Mastrandrea, trovano naturale collocazione all’interno della sua discografia grazie anche all’amicizia con Michele Paternoster, contrabbassista e amico fraterno.

È infatti a Michele che Daniela si ispira per scrivere temi e soli che abitano e animano le dieci icone musicali, le quali senza di lui non sarebbero mai nate.

Daniela Mastrandrea e Michele Paternoster
Daniela Mastrandrea e Michele Paternoster

«Duo è un inno alla mia decennale amicizia con Michele Paternoster, contrabbassista – ci spiega Daniela MastrandreaDa anni c’è una stima reciproca che va ben oltre la musica. Quello che ci lega è una miscela di emozioni che arricchiscono e donano leggerezza all’essere, nonostante la profondità. Le composizioni che animano l’album sono frutto dell’entusiasmo e della gioia che la nostra condivisione ci dona.»

Ascolta il disco DUO su Spotify:

L’omaggio della Mastrandrea è raccontato anche nel booklet, attraverso testi e foto.

«Durante la mia adolescenza – prosegue Daniela – avevo scarabocchiato qua e là i temi che compongono Duo, suonandoli in formazioni come trio o quartetto. Questo inverno, parlando con Michele, mi si è accesa una lampadina: riprendere quei temi e dare loro dignità attraverso una veste che li calzasse a pennello e che desse loro un’identità ben precisa. Duo ha così iniziato a prendere forma in pochissimi mesi: dalla stesura delle partiture alle prove, dalle registrazioni alla grafica, fino a tutto ciò che ruota intorno alla realizzazione di un album. Duo rappresenta il sodalizio della nostra amicizia che si manifesta nel suo equivalente fisico».

Come spesso accade nel jazz, ogni componente aggiunge del suo interpretando uno spartito in cui sono solo segnati melodie e accordi. Al contrario, Duo è musica interamente scritta, che svela, ancora una volta, la poliedricità della pianista compositrice.

Temi, soli, comping, tutto pensato e annotato in dedica musicale a Michele.

Guarda il video del singolo Take it easy

«Determinante è stato il ruolo di Francesco Altieri, tecnico del suono – conclude la pianista Mastrandrea – che da diverso tempo cura i miei lavori. Francesco rappresenta il mio braccio destro, la mia spalla per tutto ciò che concerne il suono.»

Pur discostandosi molto dalla musica che Daniela solitamente offre al suo pubblico, Duo è un compendio di generi per i quali da sempre la Mastrandrea coltiva un profondo interesse nonché un sincero entusiasmo.

DUO è disponibile su tutte le migliori piattaforme digitali di musica al link https://lnkfi.re/duo.

Biografia

A sette anni Daniela Mastrandrea comincia lo studio del pianoforte e a nove compone i suoi primi pezzi. Si diploma in pianoforte affiancando gli studi di composizione.

Si esibisce in numerosi festival e rassegne musicali come Piano City Milano, Festival Argojazz, Time Zones, Fasano Musica, Bari In Jazz, Experimenta e altri.

È vincitrice di diversi concorsi internazionali di composizione, premi e contest musicali, tra i quali Web Talent V.I.T.A. di Believe Digital, Fondazione Estro musicale, Premio Argojazz, Digital Contest Kleisma e L’artista che non c’era e altri.

Tra le sue composizioni premiate: Indesiderabile Tenerezza, Luci e Ombre, La Besana e Mondi Paralleli, ospite su Radio Classica, recensito da La Gazzetta del Mezzogiorno, il Corriere del Mezzogiorno, il Nuovo Quotidiano di Puglia, MAT2020, SOund36 e classificatosi tra le migliori proposte del 2020.

Ha all’attivo centocinquantasette composizioni pubblicate tra album e singoli: dal duo all’orchestra, dal jazz alla classica. Per citarne alcuni: Volo di Gabbiani (2005), Fluide Risonanze (2016), Lo Specchio (2018), Singoli 2019, Mondi Paralleli (2020) Solstitium e Riflessi (2021).

Ha recentemente inciso Duo, album per pianoforte e contrabbasso, in uscita nei prossimi mesi.

Social, streaming e Contatti

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“The Secret of Mansa” fuori il video di Louis Siciliano in gara per i Grammy Awards 2024 https://www.soundcontest.com/the-secret-of-mansa-fuori-il-video-di-louis-siciliano-in-gara-per-i-grammy-awards-2024/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=the-secret-of-mansa-fuori-il-video-di-louis-siciliano-in-gara-per-i-grammy-awards-2024 Sun, 10 Sep 2023 09:08:11 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62006 Disponibile dal 9 settembre il video che celebra Louis Siciliano in Gara per i Grammy Awards 2024 con “Ancient Cosmic Truth”: un avventuroso viaggio nel Mondo del Jazz Alternativo Nella prestigiosa categoria Best Alternative Jazz Album, il compositore, synth-performer e produttore musicale Louis Siciliano si posiziona in prima fila nella corsa alle nomination ai Grammy […]

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Disponibile dal 9 settembre il video che celebra Louis Siciliano in Gara per i Grammy Awards 2024 con “Ancient Cosmic Truth”: un avventuroso viaggio nel Mondo del Jazz Alternativo

Nella prestigiosa categoria Best Alternative Jazz Album, il compositore, synth-performer e produttore musicale Louis Siciliano si posiziona in prima fila nella corsa alle nomination ai Grammy Awards 2024 con il suo album “Ancient Cosmic Truth”. Distribuito sia in vinile che in formato digitale dall’etichetta Musica Presente Records, guidata dal rinomato critico e musicologo Renzo Cresti, l’album rappresenta un avventuroso viaggio cosmico che sta catturando l’attenzione di appassionati e critici musicali di tutto il mondo.

“Ancient Cosmic Truth” e il Suo Successo Globale

L’album “Ancient Cosmic Truth” ha proiettato Louis Siciliano sotto i riflettori come artista creativo e innovativo, capace di spingersi oltre i confini del jazz e della cosiddetta musica contemporanea. Questa straordinaria opera ha guadagnato lodi e riconoscimenti in oltre 130 recensioni internazionali, tra cui il prestigioso “Pick of the week” Award assegnato da INDIESHARK, che rappresenta l’apice dell’approvazione da parte dei critici musicali americani. Questo premio rafforza ulteriormente l’impatto globale della qualità musicale di “Ancient Cosmic Truth”.

Guarda il video di The Secret of Mansa di Louis Siciliano

Il Video di “The Secret of Mansa” e la Visione di Marco Capriotti

Per celebrare la partecipazione di Louis Siciliano ai Grammy Awards 2024, Sabato 9 settembre alle ore 10 verrà lanciato il videoclip di “The Secret of Mansa”, una delle tracce che compongono l’album “Ancient Cosmic Truth” (Musica Presente Records). La regia è curata da Marco Capriotti, il quale ha abilmente catturato l’essenza della musica attraverso una Video-Art visionaria e ancestrale. Il video trasforma le profondità della composizione di Siciliano in un’esperienza visiva a dir poco estasiante.

Un Cast di Musicisti Stellare

La produzione e gli arrangiamenti dei brani di “Ancient Cosmic Truth” sono opera dello stesso compositore, che si avvale della collaborazione di una band di musicisti che hanno fatto letteralmente la Storia.

Da Alex Acuña (Weather Report) alle percussioni, Randy Brecker (Brecker brothers) alla tromba, Umberto Muselli al sax tenore e Claudio Romano alla batteria, il risultato è una fusione di talenti che dà vita a un sound unico, coinvolgente e innovativo.

In Cammino Verso i Grammy Awards 2024

L’entusiasmo è palpabile mentre Louis Siciliano si avvicina alla vetta della sua carriera musicale. La corsa alla nomination ai Grammy Awards 2024 nella categoria Best Alternative Jazz Album è una testimonianza del suo impegno nell’esplorare nuove dimensioni sonore e nel rompere le convenzioni musicali. “Ancient Cosmic Truth” è un’opera che sfida audacemente i confini del jazz, incorporando influenze e stili diversi, dall’elettronica al flamenco, dalla musica africana a quella classica indiana e cinese.

Con il supporto di Musica Presente Records sotto la direzione artistica di Renzo Cresti, Louis Siciliano dimostra che il jazz alternativo ha il potere di affascinare e coinvolgere un pubblico globale. L’album “Ancient Cosmic Truth” invita gli ascoltatori a intraprendere un viaggio cosmico di scoperta, a sperimentare nuove dimensioni sonore e ad esplorare la magia del multiverso musicale creato da Louis Siciliano.

Contatti e info

Foto Credits: MARIO COPPOLA

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Dal 16 settembre all’8 ottobre 2023 torna ValdobbiadeneJazz https://www.soundcontest.com/dal-16-settembre-all8-ottobre-2023-torna-valdobbiadenejazz/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=dal-16-settembre-all8-ottobre-2023-torna-valdobbiadenejazz Fri, 08 Sep 2023 08:43:57 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=61975 Più di 100 artisti, oltre 30 concerti memorabili in un territorio indimenticabile: dal 16 settembre all’8 ottobre 2023 torna ValdobbiadeneJazz. Attesa in crescita in provincia di Treviso per il ritorno di VALDOBBIADENEJAZZ, il festival musicale delle Colline del Prosecco Superiore di Valdobbiadene e Conegliano DOCG giunto quest’anno alla quinta edizione. Un evento che inizierà il […]

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Più di 100 artisti, oltre 30 concerti memorabili in un territorio indimenticabile: dal 16 settembre all’8 ottobre 2023 torna ValdobbiadeneJazz.

Attesa in crescita in provincia di Treviso per il ritorno di VALDOBBIADENEJAZZ, il festival musicale delle Colline del Prosecco Superiore di Valdobbiadene e Conegliano DOCG giunto quest’anno alla quinta edizione. Un evento che inizierà il prossimo sabato 16 settembre e proseguirà fino a domenica 8 ottobre e coinvolgerà più di 100 artisti per più di 30 concerti che si terranno in diversi ambienti tra cui piazze, auditorium, chiese, cantine e locali pubblici nei paesi di Valdobbiadene, Farra di Soligo, Segusino e Quero, new entry di questa edizione.

Fabrizio Bosso e lo Spiritual Trio, composto da Alberto Marsico e Alessandro Minetto
Fabrizio Bosso Spiritual Trio – Ph: Antonella Aresta

Oltre ai Main Concert, con musicisti di fama nazionale e internazionale, sono in programma vari Open Stage a ingresso libero, Concert In Winery e Jazz Club Live ospitati in cantine e in locali privati di Valdobbiadene e dintorni per dare la possibilità, a quanti vorranno, di tuffarsi in una esperienza caleidoscopica in contesti differenti. In calendario sono previsti nomi del calibro di Fabrizio Bosso, Rosario Bonaccorso, Francesco Bearzatti, Chanda Rule e molti altri musicisti, provenienti anche dagli Stati Uniti, dal Regno Unito, dalla Germania e dall’Austria.

Non aspettatevi soltanto un Jazz Festival “tradizionale” però: dall’omaggio al rock dei Led Zeppelin con il progetto POST ATOMIC ZEP di Francesco Bearzatti – con tanto di distorsori applicati al sax – all’hip-hop di Conor Michael and the Greenskeepers (per la prima data assoluta in Italia), quello di quest’anno sarà un calendario che punta a confermare l’altissima qualità della proposta musicale raggiunta nelle scorse edizioni, espandendo gli orizzonti e allargando il proprio pubblico con progetti musicali che sconfinano in altri generi.

Il programma dettagliato, in corso di pubblicazione nel sito web e nei canali social del Festival, si arricchisce proprio in questi giorni con l’annuncio dei Concert in Winery, eventi pensati per coinvolgere ancora di più le realtà produttive del territorio nella realizzazione del Festival, non più solo in veste di sponsor ma anche di nuove location da scoprire e in cui assaporare ottima musica. Nel dettaglio, le cantine che ospiteranno dei concerti sono: Andreola (in collaborazione con la Trattoria Alla Cima), Valdo, Mionetto, Bortolomiol e Val d’Oca /Cantina Produttori.

È confermata anche l’organizzazione di un concerto in collaborazione con gli Istituti San Gregorio, che farà parte degli eventi dedicati agli ospiti della struttura e aperti anche ai parenti e al territorio.

Un’ulteriore sorpresa in programma è rappresentata dalla presenza in cartellone dell’evento in chiusura alla mostra Genius Loci dell’artista Paolo Del Giudice, visitabile presso l’Ex Opificio di Villa Dei Cedri anche durante i giorni di ValdobbiadeneJazz 2023.

Oltre a essere una manifestazione musicale, ValdobbiadeneJazz fa anche parte di un fortunato e apprezzato progetto culturale e di marketing territoriale iniziato nel 2019 e cresciuto consolidandosi nel corso degli anni. Tutto questo è stato possibile grazie alla generosità di un pool di aziende locali, enti, consorzi e strutture commerciali che hanno creduto nella musica e investito nella cultura. Il progetto è supportato dal Consorzio delle Pro Loco del Valdobbiadenese e dalle amministrazioni comunali di Valdobbiadene, Segusino, Farra di Soligo e Quero. Importante è il contributo del Main Sponsor Allianz Bank Financial Advisors, Centro di Consulenza Finanziaria di Treviso, del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e delle  aziende del territorio che partecipano alla realizzazione del progetto riconoscendone la bontà e  le potenziali ricadute positive.

Altre novità del festival sono l’immagine che accompagnerà la grafica del ValdobbiadeneJazz edizione 2023, il “Sax Man” opera dell’artista locale Aldo Rebuli, e la presentazione durante il festival di “Live in Valdobbiadene” primo cd inciso dall’ambasciatore del festival ValdobbiadeneJazz Ensemble, registrato durante tre concerti che si sono svolti nel 2022. I brani dell’album, ad eccezione di uno standard jazz, sono composti dai musicisti dell’ensemble Nicola Guidolin e Michele Tedesco.

L’organizzazione del festival è curata dagli ideatori Silvana Curto e Massimo de Nardo, in collaborazione con il Consorzio Valdobbiadene, mentre la direzione artistica del Festival è affidata all’Agenzia ArteRitmi di Vincenzo Barattin.

Con ValdobbiadeneJazz 2023, Valdobbiadene e il suo centro storico torneranno protagonisti di un grande evento musicale, che coinvolgerà la rinnovata piazza Marconi, l’auditorium Celestino Piva, l’antica Chiesa di San Gregorio Magno, il Duomo, sedi di alcuni sponsor e locali del comune, trasformandoli in un formidabile palcoscenico diffuso. Agli spazi valdobbiadenesi si aggiungeranno l’Auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo, Corte Finadri in centro a Segusino e il Teatro del Centro Culturale Bice Lazzari di Quero.

Il festival sarà l’occasione ideale per chiudere in bellezza l’estate e dare il benvenuto all’autunno in un territorio unico e meraviglioso, patrimonio Unesco dal luglio 2019, accompagnati dalle note dei protagonisti della rassegna.

Per rimanere aggiornati sulla programmazione si possono consultare il sito www.valdobbiadenejazz.com e le pagine Facebook e Instagram.

I biglietti per i concerti a pagamento si possono acquistare nel sito www.valdobbiadene.com

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Bright Magus: “Long Legs” è il singolo d’esordio https://www.soundcontest.com/bright-magus-long-legs-e-il-singolo-desordio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bright-magus-long-legs-e-il-singolo-desordio Sat, 19 Aug 2023 16:01:07 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=61800 Dal 18 agosto 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Long Legs”, il nuovo singolo dei Bright Magus che anticipa il loro primo album “Jungle Corner”. “Long Legs” è una sorta di marcia parossistica, e l’ispirazione davisiana è riferita ad un Miles più recente, quello di “You’re under arrest”, riportata […]

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Dal 18 agosto 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Long Legs”, il nuovo singolo dei Bright Magus che anticipa il loro primo album “Jungle Corner”.

“Long Legs” è una sorta di marcia parossistica, e l’ispirazione davisiana è riferita ad un Miles più recente, quello di “You’re under arrest”, riportata però alle ritmiche ossessive di Dark Magus che si stemperano in un half-tempo più dove il parossismo si fa più drammatico e affidato alle successioni cromatiche degli accordi.

I Bright Magus hanno scelto di presentare il primo singolo del loro progetto il 18 agosto perchè proprio il 18 agosto 1969 Miles Davis terminava le registrazioni del celebre album “Bitches Brew”.

“Jungle Corner”, in uscita in autunno, è un album in cui jazz, funk, rock, avant e psichedelia si fondono in un sound fluido guidato e spinto dalle cinque eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.

Il disco contiene 6 brani inediti registrati in presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.

L’ispirazione al lavoro di figure come Teo Macero e Bill Laswell fa si che Calella/Rescigno attraverso un lavoro di editing e post produzione sintetizzino l’attuale forma dell’album.

LINE UP:

Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo

Alberto Turra: Chitarra Elettrica

Gianni Sansone: Tromba, Percussioni

Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20

Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni

Biografia

Bright Magus è un quintetto strumentale che nasce sotto l’ascendente del metafisico periodo elettrico di Miles Davis:

Giovanni Calella e Leziero Rescigno condividono da sempre una passione viscerale e magica per Miles. Spesso hanno immaginato di concepire musica ispirata al suo periodo più eclettico e psichedelico, quello delle registrazioni per la Columbia dal 1969 al 1972.

Album come “In a Silent Way”, “Bitches Brew”, “A tribute to Jack Johnson”, “On the corner”, “Big Fun” li hanno fatti immergere in uno degli esperimenti più affascinanti che Davis abbia generato nella sua lunga e prolifica carriera. Parliamo di musica difficilmente inquadrabile in un genere, in questi capolavori si respira la contemporaneità di quel periodo storico, si ridefiniscono i confini tra le contaminazioni, si allarga lo spettro visibile in un sound multicolore. Jazz elettrico, Funk, Psichedelia, Rock, Afrobeat, Ambient, trascinano in qualcosa di assolutamente inedito, misterioso e a volte furioso.

Appena un anno fa Giovanni e Leziero si sono fatti coraggio e hanno dato il via al reclutamento dei musicisti che dovevano avere la giusta attitude e conoscenza. Il chitarrista Alberto Turra è stato il primo ad essere interessato al progetto, poi sono arrivati Mauro Tre Pianista/Tastierista e Gianni Sansone alla Tromba. Tutti sedotti da Miles e innamorati di quel periodo magico. Dopo alcune session di improvvisazione radicale, i cinque musicisti si sono resi conto che certe suggestioni sonore sono arrivate senza particolari difficoltà, tutti conoscevano la materia prima e si sono divertiti a rimescolarla liberamente, mantenendo intatte le loro personali caratteristiche espressive e creative. Prima di realizzare il primo album “Jungle Corner”, la band ha fatto qualche live per amalgamare l’insieme delle idee venute fuori durante le impro registrate da Tullio Treffiletti nell’home studio del trombettista (poi battezzato Selim Studio). Il pubblico ha reagito benissimo ed è stato un segnale per capire che stavano andando nella giusta direzione. Qualche mese dopo presso l’Isola Studio nello spazio di Manuel Agnelli e con l’aiuto del bravissimo Guido Andreani, i Bright Magus hanno registrato in tre giorni di presa diretta tutto il materiale che nel frattempo si era arricchito di temi melodici più strutturati e stesure meno casuali. In questo è stato molto importante l’apporto di Mauro. La finalizzazione dell’album è stata poi gestita da Giovanni Calella e Leziero Rescigno nel loro piccolo “Diabolicus Studio” dove hanno curato editing, post produzione, mixing.

“Long legs” è il primo singolo dei Bright Magus disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 18 agosto 2023 e che anticipa l’uscita dell’album d’esordio “Jungle Corner” prevista per il 27 ottobre 2023 in digitale e in formato fisico (cd e vinile).

Instagram

Alberto Turra, già con Roy Paci “Corleone”, Pierpaolo Capovilla, Shanir Blumenkranz, Kenny Grohowski, Brian Marsella, TAAN, Papa Legba Is Our Sensei, Sonata Island Kommandoh, Sarah Stride e molti altri, è uno dei chitarristi elettrici più vigorosi e poliedrici del panorama italiano e internazionale; si distingue nell’infondere grande intensità a un singolare virtuosismo, i quali uniti a una forte vocazione melodica (nonché avant) restituiscono una rara capacità espressiva.

Pubblica ad oggi nove album a suo nome (molti altri quelli in partecipazione) e nel corso degli anni è presente in alcuni tra i più autorevoli jazz festival tipo l’International Jazz Festival Saalfelden (Austria), Victoria Gasteiz Jazz festival (Paesi Baschi), Torino Jazz Festival, JazzMi Milano Jazz festival, Udine Jazz, Roma Jazz Festival, Chant Record Launch Festival (New York).

Leziero Rescigno è un musicista, produttore, compositore. Batterista dei La Crus dal 1999 e fondatore degli Amor Fou con A.Raina, C.Malfatti e L.S.Lagash, ha collaborato anche con Sye Medway Smith (HOWIE B, Bjork, Depeche Mode), Mauro Ermanno Giovanardi, The Dining Rooms, Syria, Sinfonico Honolulu, Mara Redeghieri (USTMAMO’), Kalweit & The Spokes, Dj Panday feat Frankie Hi-Energie / Esa, Cesare Malfatti, Mercuri, Violante Placido, Alessandro Grazian, Francesca Lago, Iacampo, Lele Battista, Fabio Cinti, Francesco Di Bella (24 Grana), Colapesce, Gianluca De Rubertis (Il Genio), I’m Not A Blonde, Rachele Bastreghi (Baustelle), Edda. Nei vari tour dei La Crus ha condiviso il palco suonando con Nada, Manuel Agnelli, Cristiano Godano, Cristina Donà, Raiss (Almamegretta), Alan Sorrenti, Samuele Bersani, Riccardo Tesi, Gino Paoli, Carmen Consoli. Per Mauro Ermanno Giovanardi ha prodotto con Roberto Vernetti il brano “IO CONFESSO” presente nell’edizione 2011 del Festival di Sanremo, e prodotto “Il mio stile” premiato con la Targa Tenco 2015 per il Miglior Album Italiano.

Gianni Sansone è un musicista, didatta e musicoterapeuta. Ha collaborato come trombettista con diverse formazioni sia in studio che live: Casinô Royale, La Crus, The Dining Rooms, Artchipel Orchestra, Elisa.

Giovanni Calella è un musicista, produttore e sound design. Tra i vari progetti a sua firma ci sono: Adam Carpet, Kalweit & the Spokes, Gentle eyes in the Gloom, Korinami, Coffee & Cigarettes.. Come produttore e musicista firma diversi dischi e collaborazioni tra cui: Micol Martinez, Alessandra Contini (Il Genio), Dario Ciffo (Afterhours), Guignol, Julitha Ryan, Barbara Cavaleri, Frankie Hi Nrg, Esa, Dave Muldoon, Francesco Di Bella (24 Grana). Col progetto Korinami invece esplora il suono più elettronico spaziando dalla minimal techno all ambient e all’elettronica. Ha pubblicato per etichette straniere e ha all’attivo una dozzina di ep e svariati remix. Si occupa inoltre di Sound Design per grandi conferenze e per installazioni.

Mauro Tre è un pianista, compositore e polistrumentista salentino. Riceve i primi rudimenti della tecnica pianistica all’età di 9 anni, interrompendo già due anni dopo la frequentazione di maestri. Prosegue la formazione da autodidatta e entrando a fare parte di alcune band rock locali.

Il precoce ascolto e la fascinazione per il jazz e sopratutto il free jazz sono alla base delle prime esperienze e sperimentazioni, con pianoforte, tastiere, nastri magnetici ed effetti. Successivamente attraversa varie forme di espressione musicale, dal rock alla musica popolare, dal jazz alla musica sperimentale, dalla musica balcanica al repertorio bandistico fino alla musica contemporanea, mantenendo fede sempre ad una cifra originaria orientata al free jazz. Sempre trasversale e poco incline a scorciatoie commerciali o alla ricerca del successo è da sempre, con discrezione, riferimento e personaggio autorevole nella scena musicale salentina.

Nel corso degli anni ha suonato con: Massimo Urbani, Fabrizio Bosso, Billy Cobham, Terry Riley, Helmar Heinz, Nicola Conte, Rosalia de Souza, Michael Rosen, Eddy Palermo, Albano e Romina Power, Elodie, e altri.

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PAOLO RECCHIA “IMAGINARY PLACE” TOUR 2023 28 E 29 APRILE MONK JAZZ CLUB – CATANIA https://www.soundcontest.com/paolo-recchia-imaginary-place-tour-2023-28-e-29-aprile-monk-jazz-club-catania/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=paolo-recchia-imaginary-place-tour-2023-28-e-29-aprile-monk-jazz-club-catania Wed, 26 Apr 2023 11:28:14 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=60364 Venerdì 28 e sabato 29 aprile il tour di presentazione di “Imaginary place” il nuovo lavoro discografico del sassofonista jazz Paolo Recchia, farà tappa a Catania ospite della rassegna primaverile “Accendersi” organizzata dal direttore artistico del Monk Jazz Club, Dino Rubino. Il nuovo cd realizzato per l’etichetta Birdbox Records è stato registrato in un’esclusiva live […]

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Venerdì 28 e sabato 29 aprile il tour di presentazione di “Imaginary place” il nuovo lavoro discografico del sassofonista jazz Paolo Recchia, farà tappa a Catania ospite della rassegna primaverile “Accendersi” organizzata dal direttore artistico del Monk Jazz Club, Dino Rubino. Il nuovo cd realizzato per l’etichetta Birdbox Records è stato registrato in un’esclusiva live session nel Teatro degli Avvaloranti in Umbria per richiamare le sonorità audio di una volta grazie anche ad una strumentazione tecnica di assoluto livello. Dopo la tappa siciliana, Il tour iniziato nel novembre 2022 proseguirà tra eventi e festival da nord a sud della penisola.

Paolo Recchia è sassofonista jazz (alto e soprano) di grande sensibilità, dal timbro caldo e in grado di emozionare già al primo ascolto. La continua ricerca del suono, di una propria voce timbrica quale segno distintivo, ha raggiunto in questo nuovo prodotto discografico ancora più spessore e maturità artistica. Paolo Recchia, per la quinta uscita discografica a suo nome, firmata dalla neonata etichetta Birdbox Records, si presenta con un quartetto composto da musicisti superlativi ormai riconosciuti dalla stampa e dal pubblico del jazz: il pianista Luca Mannutza, il contrabbassista Giuseppe Romagnoli e il batterista Sasha Mashin. Il CD è stato registrato a Città della Pieve, nel teatro degli Avvaloranti, grazie alla collaborazione con Nightingale Studios di Lorenzo Vella e Città della Pieve Promotion.

“Imaginary place” accoglie l’ascoltatore in un luogo immaginario, uno spazio fantasioso dove le idee musicali dei membri della band, si intrecciano e creano un nuovo terreno comune, unendo la tradizione jazz con elementi contemporanei in una sintesi personale. Album generoso realizzato da musicisti legati da una sincera amicizia e uniti da una profonda intesa musicale, maturata nel tempo, concerto dopo concerto. Registrato in presa diretta, in teatro sfruttando il riverbero naturale, con microfoni “vintage” per ottenere un suono di insieme il più possibile naturale e rotondo.

Il lavoro è composto da materiale originale, da standard della tradizione jazzistica e brani di autori contemporanei. Alcune di queste composizioni appartengono a musicisti che hanno avuto un’influenza diretta sul modo di suonare di Paolo Recchia e sono fonte di ispirazione sotto il profilo armonico, melodico e ritmico.

Per info e prenotazioni: 340 122 3606 – prenotazioni@monkjazzclub.it

 

Contatti Ufficio stampa Paolo Recchia

Info per radio, stampa e TV: segreteria@top1communication.eu

Stefania Schintu: +39 347 0082416

L’Album è acquistabile direttamente dallo shop della label, nei principali web store e nei più importanti negozi di musica.

Sito web Label: Birdbox Records

Pagina artista/Label: Paolo Recchia – Birdbox Records

Shop cd Imaginary place: Imaginary place – cd

Shop Master Tape Imaginary place: Imaginary place – Master Tape

Shop Video concerto Imaginary place: Imaginary place – video recording

YouTube Birdbox Records

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ANCIENT COSMIC TRUTH di Louis Siciliano: il disco è un capolavoro https://www.soundcontest.com/ancient-cosmic-truth-di-louis-siciliano-il-disco-e-un-capolavoro/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ancient-cosmic-truth-di-louis-siciliano-il-disco-e-un-capolavoro Mon, 09 Jan 2023 10:48:12 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=59119 Musica Presente Records ha pubblicato il nuovo album del synth performer e compositore Louis Siciliano dal titolo Ancient Cosmic Truth che vede la partecipazione di Alex Acuña, percussionista dei Weather Report, Randy Brecker leggenda vivente della tromba jazz, del sassofonista Umberto Muselli, definito da Pat Metheny l’erede di Michael Brecker e Claudio Romano uno dei […]

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Musica Presente Records ha pubblicato il nuovo album del synth performer e compositore Louis Siciliano dal titolo Ancient Cosmic Truth che vede la partecipazione di Alex Acuña, percussionista dei Weather Report, Randy Brecker leggenda vivente della tromba jazz, del sassofonista Umberto Muselli, definito da Pat Metheny l’erede di Michael Brecker e Claudio Romano uno dei batteristi italiani che ha collaborato con i più grandi musicisti della scena internazionale. L’album è prodotto da Renato Marengo storico fondatore del NAPULE’S POWER.

Il disco è disponibile dal 6 gennaio 2023 su tutti i migliori digital stores nazionali e internazionali con un focus speciale in Cina e in tutto l’Oriente e per gli amanti del suono analogico in vinile in edizione limitata: https://www.magicandunique.com/shop

Ecco come lo descrive Renzo Cresti, Direttore Artistico di Musica Presente Records:

Non ho mai titolato un mio scritto così. Troppo impegnativo, ma vi sono situazioni in cui occorre rischiare. “Ci sono occasioni in cui un critico rischia davvero, ad esempio, nello scoprire e diffondere il nuovo” – Come scrive il regista Jan Pinkava – “Il mondo è spesso avverso alle nuove creazioni. Al nuovo servono sostenitori.” Ed io mi espongo nell’affermare che il nuovo lavoro di Louis Siciliano, Ancient Cosmic Truth, non solo va sostenuto ma accolto come una creazione eccezionale, nel senso etimologico della parola ‘che fa eccezione’ nel panorama del mondo della musica nazionale e internazionale. Dal confronto emerge la convinzione che sia un capolavoro.

Questo lavoro di Siciliano è un capolavoro anche perché giunge a compimento di un intenso percorso musicale ed esistenziale che va a costituire il substrato di Ancient Cosmic Truth. Il viaggio sonoro dell’esistenza è iniziato anni or sono, quando Siciliano mise a punto un pensiero filosofico che sorregge il suo progetto musicale (espresso nel libro Music Multiverse Exploration dove si analizza una nuova cosmologia del suono), ed è proseguito con la realizzazione del MUMEx Trio, con Roberto Bellatalla e Mauro Salvatore, che è uscito, con un denso e originale album, per questa etichetta, nelle piattaforme digitali di tutto il mondo il 2 febbraio 2020. Ora, a quasi un anno di distanza, Siciliano si presenta con un nuovo concepimento, assieme a musicisti straordinari quali Alex Acuña, Claudio Romano, Randy Brecker, Umberto Muselli e Siciliano stesso che suona keyboards, sinths e live electronics. Ognuno di questi musicisti è incredibilmente bravo e la loro bravura viene messa al servizio del sound d’insieme, che supera il tradizionale interplay nell’assoluta convinzione di realizzare un’idea di musica collettiva che sia guidata dalle intenzioni, intuizioni e visioni geniali di Louis Siciliano.

Ascolta il disco Ancient Cosmic Truth su Spotify

Il titolo dell’album rimanda alla ricerca spirituale che Siciliano sta compiendo da anni e nei suoni si percepisce questo afflato olistico e trascendente. Suoni che s’innalzano in una verticalità vertiginosa oppure scavano nelle profondità dell’Essere, in un rapporto di complementarietà fra Cielo e Terra ma anche fra Terra e Mondo, infatti, Siciliano ha girato il Mondo e continua ad alimentarsi dalle culture le più diverse ma sente anche il bisogno di ritornare alla Terra delle sue origini, nell’alveo di ciò che Renato Marengo ha chiamato Napule’s Power. Dice Novalis: “ma dove stiamo andando? Sempre verso casa”.

Non solo, in questo nuovo lavoro, la ricerca quasi pitagorica di Siciliano, si apre a una poderosa comunicazione. Nulla a che vedere con la retorica dell’espressione sentimentale proposta da troppi musicisti, anzi, l’emotività che la musica sollecita ha a che vedere con l’energia cosmica, è un’epifania, scuote e richiede un’immersione totale nel cuore del suono.

“C’è una forma di esaltazione e di delirio di cui sono autrici le Muse. Questa, quando occupa un’anima tenera e pura, la sollecita e la rapisce nei canti e in ogni altra forma di poesia”, così Platone nel Fedro. Questo è ciò che è avvenuto nell’ispirazione di Siciliano e che ha contagiato anche gli altri strumentisti, con un risultato davvero intenso e vigoroso. All’intensità e alla vigoria dei suoni contribuisce l’ottima registrazione e la supervisione del sound che aggiunge chiarezza e precisione delle parti, sfumature e gradazioni nell’armonia, esaltando ora i momenti più intimistici e lirici ora quelli più energici. Vanno citati: Carlo Gentiletti, che ha iniziato a registrare l’album nel suo Elios Studio a Castellammare di Stabia; Andrea Secchi che ha mixato al Forward Studio di Roma; Carmine Simeone che ha curato il mastering nello stesso Studio. Hanno contribuito a rendere questo album un capolavoro.

Le quattro parti hanno alcuni tratti specifici ma sono collegate fra loro in maniera profonda da codici archetipici che sempre sottostanno ai vari momenti che ora possono ricordare il jazz o il rock progressive, ora si avvicinano alla musica classica o a quella elettronica, o ancora alla fusion o alla world music, ma, a differenza di come vengono proposti questi generi, vi è un substrato esistenziale e di vera ricerca olistica che rende i riferimenti superficiali, in quanto occorre scavare e attraversare i generi che così non sono più tali ma in continua trasfigurazione.

Bambara’s Symmetries ci mostra lo straordinario lavoro svolto sul concetto di simmetria, orizzontale, verticale e metrico-ritmica, derivato dagli studi sulla musica dei pigmei e su quella indiana assieme a quelli su Messiaen e Ligeti. La cultura (musicale) extra-europea, come quella dei Bambara (antica etnia del Mali), è molto importante per Siciliano, soprattutto quella africana e orientale. L’inizio con frasi ripetute, più o meno variate, basate su una ritmica vigorosa, inietta subito una rigogliosa energia che si protrae su tutto il brano.

In questo album è in essere un’energeia, un’attività che lo rende dinamico e vivo, che lo solleva alla sfera della problematicità dell’esistere. L’energia è-in-opera ossia essa non appartiene solo ai musicisti ma è prodotta dalla stessa opera, quale suo dinamismo interno. È pulsione di vita che l’opera stessa manifesta.

Lo si riscontra pure ne The secret of Mansa. Il segreto va custodito ma occorre anche tentare di svelarlo, come fanno i musicisti che riprendono gli archetipi sonori dei Mansa e li trasfigurano in un processo sui ritmi, sulla timbrica e sui micro-suoni, svolto con una partecipazione così profonda che sembra che i musicisti siano quasi in uno stato di trance. Tutti fanno propria l’idea del suono espressa in MUMEx ed entrano nella visione meta-linguistica. La base teorica e numerica non inficia affatto la libertà di suono e la sua bellezza, anzi.

Il titolo Traslucent dodecahedron è esplicito nel comunicare la chiara e trasparente luminosità sonora, che rimanda al simbolo spirituale della luce. Una melodia dal sapore medio-orientale colpisce al primo livello di ascolto. La capacità di creare vari livelli in profondità è abbinata a quella di mantenere in evidenza una linea melodica, espressa ora dall’uno ora dall’altro strumento. I suoni fiammeggiano, creando tracce sonore che si accavallano e si inseguono e che non perdono mai il file rouge dell’intreccio. Suoni che alludono e che divengono simboli di vita. Il poliedro a 12 facce citato nel titolo ci dice quanto importanti siano le cangianti prospettive, direzioni di frasi, mutazioni armoniche, ritmica iridescente.

L’ultima parte è quella che dà il titolo all’intero album. L’inizio col canto accentua il richiamo alle melodie ancestrali, che sono così radicate nelle profondità di Madre Terra da essere costantemente presenti e universali. Esse rappresentano il Trascendente, ossia tutto ciò che oltrepassa la finitudine dell’Uomo – al di qua di ogni religione rivelata – alla ricerca della verità cosmica. Un’indagine spirituale e filosofica che viene espressa in suono, quale elemento originario, e in energia, quale spinta contenuta nel profilarsi dell’opera stessa.

Finalmente un lavoro che si pone domande, che svolge un’esplorazione sull’Essere dell’Uomo e sul senso del suo abitare l’Universo. Ci riconcilia anche col jazz e con la musica in genere, da troppo tempo omologata su pezzi e pezzettini, omaggi a… canzoni e canzonette, sempre più pericolosamente vicina al pop commerciale. Al di là della straordinaria bravura e intuito di Louis Siciliano e dell’altrettanta abilità e capacità di immersione nel suono di tutti gli interpreti, questo album è un dono che arricchisce cuore, mente e orecchio.

Occorre meditare su questa titolazione, Ancient Cosmic Truth, le tre parole hanno un valore profondo: verità, cosmica, originaria. La verità non soggiorna in un luogo e in tempo preciso, abita da sempre nell’Ur-Zeit e il suo messaggio è universale. Il suono, con la sua energia e col suo potere di riuscire a comunicare al di qua del linguaggio verbale, ci può avvicinare a quel mistero che l’uomo è per sé stesso. Siciliano e i musicisti straordinari che suonano con lui ci indicano la strada. Anche per questo l’album è un capolavoro.

E’ possibile ascoltare ANCIENT COSMIC TRUTH di Louis Siciliano su Spotify, Youtube e su tutte le migliori piattaforme digitali di musica nel mondo e per chi ama il vinile lo può trovare in edizione limitata a questo link: https://www.magicandunique.com/shop

Contatti e info

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Paolo Recchia “Imaginary place” Tour 2022/23 https://www.soundcontest.com/paolo-recchia-imaginary-place-tour-2022-23/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=paolo-recchia-imaginary-place-tour-2022-23 Wed, 07 Dec 2022 09:32:08 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=58650 Partito da Bari il tour di presentazione di Imaginary place il nuovo lavoro discografico in quartetto del sassofonista jazz Paolo Recchia E’ partito da Bari il tour di presentazione di “Imaginary place” il nuovo lavoro discografico del sassofonista jazz Paolo Recchia. Il tour che toccherà diverse città italiane porterà il quartetto di Paolo Recchia ad esibirsi […]

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Partito da Bari il tour di presentazione di Imaginary place il nuovo lavoro discografico in quartetto del sassofonista jazz Paolo Recchia

E’ partito da Bari il tour di presentazione di “Imaginary place” il nuovo lavoro discografico del sassofonista jazz Paolo Recchia. Il tour che toccherà diverse città italiane porterà il quartetto di Paolo Recchia ad esibirsi dal vivo in numerosi jazz club italiani e a partecipare a diversi eventi e manifestazioni da nord a sud della penisola.

 

Ecco le prime date. Calendario in costante aggiornamento.

1° dicembre Duke jazz Club Bari

2 dicembre Potenza jazz Club

3 dicembre Auditorium Mons. Di Donna Andria

21/01/2023 Alexanderplatz Jazz Club Roma

22/02/2023 BirrJazz Castellonorato (Latina)

05/02/2023 52nd Jazz Geena Latina

19/02/2023 Palazzo Caetani Fondi (Lt)

28 e 29 aprile 2023 Monk Jazz Club Catania

Paolo Recchia, sassofonista jazz (alto e soprano) di grande sensibilità, dal timbro caldo e in grado di emozionare già al primo ascolto. La continua ricerca del suono, di una propria voce timbrica quale segno distintivo, ha raggiunto in questo nuovo prodotto discografico ancora più spessore e maturità artistica. Paolo Recchia, per la quinta uscita discografica a suo nome, firmata dalla neonata etichetta Birdbox Records, si presenta con un quartetto composto da musicisti superlativi ormai riconosciuti dalla stampa e dal pubblico del jazz: il pianista Luca Mannutza, il contrabbassista Giuseppe Romagnoli e il batterista Nicola Angelucci. Registrato a Città della Pieve, nel teatro degli Avvalloranti, grazie alla collaborazione con Nightingale Studios di Lorenzo Vella e Città della Pieve Promotion.

“Imaginary place” accoglie l’ascoltatore in un luogo immaginario, uno spazio fantasioso dove le idee musicali dei membri della band, si intrecciano e creano un nuovo terreno comune, unendo la tradizione jazz con elementi contemporanei in una sintesi personale. Album generoso realizzato da musicisti legati da una sincera amicizia e uniti da una profonda intesa musicale, maturata nel tempo, concerto dopo concerto. Registrato in presa diretta, in teatro sfruttando il riverbero naturale, con microfoni “vintage” per ottenere un suono di insieme il più possibile naturale e rotondo.

Il lavoro è composto da materiale originale, da standard della tradizione jazzistica e brani di autori contemporanei. Alcune di queste composizioni appartengono a musicisti che hanno avuto un’influenza diretta sul modo di suonare di Paolo Recchia e sono fonte di ispirazione sotto il profilo armonico, melodico e ritmico.

Contatti Ufficio stampa Paolo Recchia – Stefania Schintu: +39 347 0082416

Info per radio, stampa e TV: segreteria@top1communication.eu

L’Album è acquistabile direttamente dallo shop della label

Sito web Label: Birdbox Records

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YouTube Birdbox Records

Paolo Recchia si è esibito come leader, guest e sideman in Festival e Jazz Club della scena italiana e negli Stati Uniti d’America, Cina, Francia, Romania, Germania, Inghilterra, Olanda, Serbia, Svizzera, Turchia, Russia insieme a Dado Moroni, Joel Frahm, Alex Sipiagin, Luca Mannutza, Andy Gravish, Roy Hargrove, Jeremy Pelt, Rick Margitza, Stephane Belmondo, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Peter Bernstein, David Kikoski, Mark Sherman, Sam Yahel, Johannes Weidenmueller, Marco Panascia, Andrea Pozza, Claudio Filippini, Pat Bianchi, Frank Avitabile, Michel Rosciglione, Alain Jean-Marie, Aldo Bassi, Roberto Gatto,  Pietro Tonolo, Giovanni Tommaso, Lorenzo Tucci, Sam Yahel, Johannes Weidenmueller, Kengo Nakamura e molti altri.

 

 

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