album Archivi - Sound Contest https://www.soundcontest.com/tag/album/ Musica e altri linguaggi Wed, 10 Apr 2024 16:46:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.1 Raffaella Zago: “Love Letters” è un album di black music dal respiro internazionale https://www.soundcontest.com/raffaella-zago-love-letters-e-un-album-di-black-music-dal-respiro-internazionale/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=raffaella-zago-love-letters-e-un-album-di-black-music-dal-respiro-internazionale Wed, 10 Apr 2024 16:46:19 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=64650 “Love Letters”, il primo album della cantautrice urban Raffaella Zago, è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in vinile. Il disco esce per l’etichetta milanese Groovin Recordings e arriva poco dopo che uno dei suoi brani, “So Precious”, è entrato nella top ten della UK Soul Chart. IL DISCO: “LOVE LETTERS” Anticipato da tre […]

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“Love Letters”, il primo album della cantautrice urban Raffaella Zago, è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in vinile. Il disco esce per l’etichetta milanese Groovin Recordings e arriva poco dopo che uno dei suoi brani, “So Precious”, è entrato nella top ten della UK Soul Chart.

IL DISCO: “LOVE LETTERS”

Anticipato da tre singoli – “Money Trees”, “Open Your Heart” e “Zoso” – l’album di debutto dell’artista di origine padovana residente a Milano contiene 10 brani influenzati da soul, jazz, funk e hip hop che trattano a più riprese il tema dell’amore.

Così l’artista classe 1998 racconta la genesi del disco:

Dopo aver finito di scrivere quasi tutti i pezzi, mi sono resa conto che, a parte ‘Money Trees’, ogni canzone, involontariamente, era dedicata a qualcuno, smossa sempre da un forte sentimento d’amore. Dunque in questo mio primo album sono presenti varie sfaccettature di quello che è ‘l’amore attraverso i miei occhi’, nel modo più sincero e genuino possibile, mescolando anche vari generi musicali che hanno sempre fatto parte della mia vita e mi rappresentano al 100% come soul, jazz, funk e hip hop“.

Nel 2023 Raffaella Zago ha attirato presto attenzioni con il suo primo brano ufficiale, la reinterpretazione in chiave nu-soul di “Money Trees”, brano del rapper più lodato dell’ultimo decennio, Kendrick Lamar, per cui ha composto una nuova melodia.

Tutti gli altri pezzi di “Love Letters”, in cui Raffaella Zago si rivolge a persone che hanno fatto o fanno parte della sua vita, ribadiscono le sue doti vocali, di scrittura e composizione.

Raffaella Zago, infatti, ha scritto, interpretato e composto – in questo caso insieme a Max Greco e Antonio Liso – tutte le canzoni del disco che, grazie all’uso dell’inglese, hanno un respiro internazionale.

E a valorizzare ulteriormente il talento della giovane artista c’è una band che dà corpo a un suono black contemporaneo composta da Giuseppe Lai (chitarra), Eveline Lucchini (basso), Vincenzo Garofalo (batteria), Alessio Profeti (batteria e percussioni) e dagli stessi Antonio Liso (chitarra) e Max Greco (tastiere).

RAFFAELLA ZAGO: LA BIO

Raffaella Zago, nata a Padova nel 1998, comincia a studiare pianoforte a otto anni per poi proseguire questo percorso al liceo musicale come pianista classica e con lo studio del canto lirico.

A 20 anni frequenta il CPM di Milano conseguendo la laurea triennale in canto pop-rock con una tesi intitolata “La black music dagli anni ‘90 ad oggi”. A fine 2023 pubblica per Groovin Recordings la sua reinterpretazione di “Money Trees” di Kendrick Lamar, seguita, a stretto giro, dai suoi primi inediti ufficiali, “Open Your Heart” e “Zoso”.

È autrice e compositrice, collabora con Max Greco, co-produttore musicale dei suoi brani, e con una band di musicisti che la affianca sia in studio sia nelle date dal vivo.

 

L’ETICHETTA: GROOVIN RECORDINGS

Groovin Recordings nasce nel 2015 da un’idea di Paolo Rey e Alex De Ponti, titolari di Vinylbrokers, negozio di dischi milanese. Essendo a stretto contatto con il mondo del vinile, i due fondatori conoscono bene i titoli che cominciano a diventare “hard to find”, così l’etichetta si prefigge di soddisfare questa esigenza del mercato, affermandosi in pochi anni come una delle realtà più forti nel settore delle ristampe.

Il catalogo va dalla soul/disco più classica a quella più underground fino alla house music, dai titoli più di nicchia a quelli più popolari. Dal 2021, Groovin dà spazio a giovani produttori, come i francesi Groove Boys Project e il colombiano Felipe Gordon, con il preciso intento di promuovere i nuovi talenti. Nel 2023 avviene il passaggio a un livello superiore con la completa produzione (esecutiva e artistica) di Raffaella Zago.

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“Ora Qui” è il singolo della rock band La Stanza di Iris e noi li abbiamo intervistati nell’attesa dell’uscita dell’album https://www.soundcontest.com/ora-qui-e-il-singolo-della-rock-band-la-stanza-di-iris-e-noi-li-abbiamo-intervistati-nellattesa-delluscita-dellalbum/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ora-qui-e-il-singolo-della-rock-band-la-stanza-di-iris-e-noi-li-abbiamo-intervistati-nellattesa-delluscita-dellalbum Sat, 02 Mar 2024 09:28:16 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=64154 Il brano, scritto da Antonio Di Girolamo con alla batteria Fabrizio Federici ed alla voce e synth Valeria Di Domenicantonio, è stato registrato al “Legend Studio” di Roma da Mauro Matteucci e fa parte dell’album “Presente Anteriore” in uscita per la Elevate Records. Leggiamo l’intervista alla band! Qual è stato il vostro percorso di crescita […]

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Il brano, scritto da Antonio Di Girolamo con alla batteria Fabrizio Federici ed alla voce e synth Valeria Di Domenicantonio, è stato registrato al “Legend Studio” di Roma da Mauro Matteucci e fa parte dell’album “Presente Anteriore” in uscita per la Elevate Records.

Leggiamo l’intervista alla band!

Qual è stato il vostro percorso di crescita musicale fino ad oggi?

Un percorso lungo e con un lavoro di precisione data la nostra scelta di suonare in formazione senza basso. Quindi abbiamo fatto esperimenti continui alla ricerca di un suono d’insieme che poteva sopperire alla mancanza di quelle frequenze. Ovviamente non siamo mai appagati e continueremo a sperimentare sempre.

Avete mai pensato di cantare in inglese cercando di oltrepassare i confini nazionali?

No, ci siamo subito orientati su testi in italiano. Un po’ più complesso da incastrare nella parte strumentale ma da molte soddisfazioni alla fine.

Un videoclip nel cassetto, oppure dovremmo ancora attendere?

Si è nostra intenzione a breve di fare anche un Video per il singolo Ora Qui.

Come nasce un vostro brano di solito? Raccontateci qualche aneddoto!

Lavoriamo molto “di pancia” difficilmente arriviamo in sala con un brano già definito. Di solito si parte da un Riff e da lì via libera all’istinto. L’aneddoto migliore è quando in chat per dare l’idea di come Antonio (Chitarrista) voleva un pezzo che era in cantiere ha mandato direttamente scritta la parte di batteria. Ovviamente era tutto un incomprensibile “Tum tu tu cia”. Però alla fine lo abbiamo portato a casa.

Elencateci cinque artisti o band che hanno influenzato il vostro sound e in che modo.

Nirvana, White Stripes, Queens of the Stone Age, Verdena, Sonic Youth.
Per la loro capacità di essere “violenti” musicalmente ma avere anche quei momenti di Luce e Ombra durante un pezzo che fanno da altalena per le emozioni di chi ascolta.

Ora Qui… già il titolo emana curiosità e all’ascolto ne siamo rimasti affascinati. Cosa si cela dietro questo titolo?

Grazie! Si cela la presa di coscienza di quell’attimo in cui capisci che non riesci più a staccarti da ciò che ti fa male.

Momento Spoiler! Piani per il futuro? Live all’orizzonte?

Far uscire a breve il disco e poi iniziare a suonarlo in giro il più possibile. Quindi restate sintonizzati che la porta della Stanza si aprirà presto e sarà un delirio.

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Beyond the mirror è il primo album di Lina Gervasi https://www.soundcontest.com/beyond-the-mirror-e-il-primo-album-di-lina-gervasi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=beyond-the-mirror-e-il-primo-album-di-lina-gervasi Tue, 26 Dec 2023 16:16:36 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=63266 Lina Gervasi ha recentemente pubblicato il suo primo album in veste di compositrice, intitolato “Beyond The Mirror“, dopo aver dedicato il suo talento al raffinato lavoro sulle colonne sonore, con particolare attenzione alla reinterpretazione di brani come “Now We Are Free” e “Oblivion“. Il progetto, distribuito da Musica Lavica Records, è un’immersione nell’affascinante mondo del […]

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Lina Gervasi ha recentemente pubblicato il suo primo album in veste di compositrice, intitolato “Beyond The Mirror“, dopo aver dedicato il suo talento al raffinato lavoro sulle colonne sonore, con particolare attenzione alla reinterpretazione di brani come “Now We Are Free” e “Oblivion“. Il progetto, distribuito da Musica Lavica Records, è un’immersione nell’affascinante mondo del Theremin, uno strumento dall’inusuale cantabilità che diventa il protagonista indiscusso di questo lavoro.

In collaborazione con Denis Marino, che agisce sia come arrangiatore che produttore, Lina Gervasi ha plasmato un album che mette al centro la singolarità del Theremin, intrecciandolo con altri strumenti come archi, pianoforte, chitarra, synth, voci, campionamenti, loop ed effettistica. Il risultato è un suono avvolgente e suggestivo che accompagna il canto di Lina attraverso un viaggio di emozioni e note.

Beyond The Mirror” vanta anche la partecipazione di talentuosi artisti, tra cui Claudio Simonetti, Fabrizio Bosso, Lorenzo Dada e Giovanni Sollima. Il filo conduttore delle 12 tracce dell’album ruota attorno al concetto dualistico dello specchio, una creazione ambigua dell’essere umano in grado di riflettere le diverse sfaccettature dell’io. Lo specchio diventa un portale attraverso il quale immergersi in una dimensione onirica, ricca di mondi da scoprire all’interno di noi stessi.

Oltre all’uscita dell’album, è previsto un progetto editoriale complesso per il 2024, che includerà un libro, un audiolibro e un fumetto. Questi elementi completeranno e arricchiranno ulteriormente il racconto sottostante le composizioni di Lina. Il personaggio centrale, David, un adolescente in un viaggio misterioso oltre lo specchio, diventa il fulcro delle narrazioni visive e sonore, offrendo una prospettiva unica sul viaggio interiore di ognuno di noi. Un progetto multidisciplinare che si preannuncia affascinante e coinvolgente, un’esperienza artistica completa che coinvolgerà il pubblico in modi diversi e inaspettati.

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Alla scoperta de Il Viaggio https://www.soundcontest.com/alla-scoperta-de-il-viaggio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=alla-scoperta-de-il-viaggio Fri, 27 Oct 2023 17:05:01 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62629 Il 28 ottobre prossimo alle ore 19:30 presso il Piccolo Teatro Dell’Arte a Roma in Via Teano 251 (ingresso €. 10,00 più tessera €. 2,00; info e prenotazioni 340 511 5110), Gabriella De Nardo salirà sul palco di questo delizioso teatro bomboniera per proporre la prima tappa di una serie di incontri dedicati a Il […]

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Il 28 ottobre prossimo alle ore 19:30 presso il Piccolo Teatro Dell’Arte a Roma in Via Teano 251 (ingresso €. 10,00 più tessera €. 2,00; info e prenotazioni 340 511 5110), Gabriella De Nardo salirà sul palco di questo delizioso teatro bomboniera per proporre la prima tappa di una serie di incontri dedicati a Il Viaggio, l’omaggio per pianoforte di Francesco Di Giovanni all’eterno tema dell’errare. Regia di questo concerto spettacolo, fra musica e chiacchere a confronto con l’autore, sarà di Cecilia Errede. Le luci sono di Fabio Sciscio. Fra i brani in programma: Il Viaggio (La partenza, L’albergo, Gli imprevisti, Il soggiorno), Preludio Tango Fuga, Preludio Andante Allegro Antico e Variazioni sull’Utopia.

Questo album per Francesco Di Giovanni rappresenta il ritorno alla sua formazione storica, quella classica. Un percorso artistico condotto attraverso il contagio della sua scrittura originariamente nata per chitarra con il pianismo rigoroso di Gabriella De Nardo: ed è così che il rigore classico finisce per contaminarsi con i linguaggi delle passioni di Di Giovanni di ieri e di oggi: il jazz e il rock. Ne esce un progetto delicato e assieme pieno di sorprese, composto eppure totalmente fuori dalle convenzioni.
Il Viaggio è la condizione in cui vivo e sono vissuto, e forse è la condizione in cui spesso inconsapevolmente vive ciascuno di noi. Poche valigie, sempre pronte, cuore in tumulto, e sogni, tanti sogni, soprattutto quello di dare un senso a qualcosa che non sei stato tu a stabilire, ovvero il semplice fatto di esistere.”

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“Didattica” è l’album d’esordio delle Zetas https://www.soundcontest.com/didattica-e-lalbum-desordio-delle-zetas/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=didattica-e-lalbum-desordio-delle-zetas Thu, 05 Oct 2023 15:01:25 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=62307 “Didattica” è il titolo del nuovo album della formazione salernitana Zetas, disponibile da venerdì 29 settembre in tutte le piattaforme digitali e vinile pubblicato da DJ’s Choice, partner label di Four Flies Records. Un debutto atipico per due ragazze di periferia nate a cavallo tra i ’90 e i ’00. Invece di farsi ammaliare dai […]

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“Didattica” è il titolo del nuovo album della formazione salernitana Zetas, disponibile da venerdì 29 settembre in tutte le piattaforme digitali e vinile pubblicato da DJ’s Choice, partner label di Four Flies Records. Un debutto atipico per due ragazze di periferia nate a cavallo tra i ’90 e i ’00. Invece di farsi ammaliare dai lustrini della trap e dalla moda dell’autotune caratteristici della loro generazione, puntano alle radici della cultura Hip-Hop e alle sonorità classiche del rap.

Annarella e Miriade, questi i nomi d’arte delle due ragazze, sono cresciute a pane e jam session, assorbendo e facendo loro quello stile classico fatto di boom bap e flow serrato. Proprio nel titolo Didattica è possibile trovare il senso del loro spirito: “Il rap è una scuola e noi Zetas ci siamo entrate a muso duro, la chiave è l’allenamento costante portando avanti i propri ideali e la propria identità”.

Così sotto l’ala protettrice del produttore Tonico 70, le due millennial hanno dato vita ad un disco contemporaneo che guarda però alle sonorità del passato. Se i testi trattano le tematiche della periferia e i sentimenti del quotidiano, lo slang e gli accenti del dialetto rendono le tracce ricche di espressività e urgenza comunicativa. Il mondo sonoro confezionato da Tonico 70 parte dai classici campionamenti della Golden Age, che però attualizza e completa con la chitarra di Antonio D’Apolito, le tastiere di Peppe Maiellano, il basso di Giuseppe Desiderio e la batteria di Giuseppe Limpido. Il risultato è una combinazione che sprigiona funky, soul, dub, R’N’B, reggae e momenti electro, mescolati con la consapevolezza di voler filtrare il passato con una visione contemporanea.

Ritmi sincopati e bassi profondi accompagnano le rime di Annarella e Miriade, un groove vintage attraversa ritornelli e strofe dove la carica del dialetto impatta sulle tracce trascinando l’ascoltatore.

L’album è accompagnato al videoclip della traccia “Bomberz” realizzato dal regista Pierpaolo Perna e ispirato al film “I guerrieri della notte” del 1979. Il playback di Annarella e Miriade scorre tra scenari metropolitani e citazioni della pellicola cult, dove in particolare vengono riprese le caratteristiche smanicate di pelle marrone indossate dalla gang dei Warriors.

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Intervista a Leea Clem per il suo album d’esordio “moving on” https://www.soundcontest.com/intervista-a-leea-clem-per-il-suo-album-desordio-moving-on/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=intervista-a-leea-clem-per-il-suo-album-desordio-moving-on Tue, 27 Jun 2023 10:28:00 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=61093 Leea Clem esce con il suo album d’esordio dal titolo “moving on” prodotto da Martino Schembri con la produzione artistica di Cosimo Taurino, per DMB Management di Rory Di Benedetto, in distribuzione Sony Music Italia e realizzato grazie al prezioso sostegno di Puglia Sounds. Scopriamo news e curiosità direttamente con l’artista in questa intervista. Ciao […]

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Leea Clem esce con il suo album d’esordio dal titolo “moving on” prodotto da Martino Schembri con la produzione artistica di Cosimo Taurino, per DMB Management di Rory Di Benedetto, in distribuzione Sony Music Italia e realizzato grazie al prezioso sostegno di Puglia Sounds. Scopriamo news e curiosità direttamente con l’artista in questa intervista.

Ciao Leea Clem, presentati ai nostri lettori.

Ciao a tutti e grazie per questa intervista. Mi chiamo Giulia, in arte Leea Clem e sono una pugliese doc. Ho 17 anni, quasi diciotto ormai, studio e da sempre vivo nella musica con il sogno di ” vivere” di musica. Amo immensamente tutto ciò che forma il mondo dello spettacolo e che è connesso alla musica come forma di comunicazione e di emozione globale ed universale.

Qual è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi?

Da bambina ho iniziato prima a cantare nei cori e solo in seguito ho iniziato a prendere lezioni di canto individuale insieme a quelle di pianoforte che, oggi, insieme alla chitarra sono i due strumenti che più mi rispecchiano e con i quali oggi inizio la prima stesura dei miei brani. Successivamente ho sentito l’esigenza di portare nella musica il mio mondo e le mie riflessioni personali iniziando un percorso di scrittura che ha trovato nel brano “A Universe Apart” la mia prima pubblicazione, vincitrice del social Song Contest.l nel 2021. L’anno seguente ho pubblicato altri due brani nei quali ho ricercato e trovato un’intenzione più pop-rock che oggi si afferma con più decisione nel singolo Acid e nell’album “Moving On”, presto in uscita, che gode del patrocinio di PugliaSounds Regione Puglia con cui il mio sogno da bambina sta diventando realtà. Continuo a studiare canto e a formarmi per poter sempre dare qualcosa di nuovo nei miei testi e nella musica.

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale?

Credo che al giorno d’oggi internet sia un po’ il centro della vita della maggior parte delle persone, non solo dei ragazzi della mia generazione. Quindi per arrivare più direttamente e più facilmente ad un grande pubblico è sicuramente necessario l’utilizzo di internet, in particolare dei social, che sono sempre a portata di mano di tutti e permettono la libera espressione e la condivisione dei contenuti che ognuno di noi ritiene interessanti. Certamente questo non deve essere a discapito della qualità della musica ma per i tanti ragazzi che come me vogliono fare questo lavoro può essere molto utile e dare opportunità di visibilità.

Qual è la tematica del brano?

Il brano fondamentalmente parla di libertà, realizzazione e rivincita. Tutte sensazioni scatenate dall’allontanamento di una persona ritenuta tossica e corrosiva, proprio come un acido. Il brano in particolare parla di come ci si sente dopo essersi accorti che effettivamente una persona ci stava facendo solo del male proprio sotto i nostri occhi e noi non riuscivamo ad accorgercene perché troppo interni alla questione.

Potessi avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Questa è una domanda difficile! Però se dovessi proprio decidere, penso proprio che sceglierei un’artista che mi ha molto ispirato e che seguo sin dagli esordi: Ariana Grande. È sempre stata una grande ispirazione per me sotto diversi punti di vista e, in Parte, devo anche a lei la mia passione per la musica e la voglia di trasformare questa passione nel mio lavoro…in ciò che vorrei fare ” da grande”!

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Innanzitutto, voglio ringraziare voi per avermi dedicato questo spazio e dato la possibilità di poter parlare un po’ di me e della mia musica ai vostri lettori/pubblico che vi segue.  Un ringraziamento doveroso e sentito a tutto il mio team che ogni giorno lavora con me per la realizzazione dei miei progetti musicali; in primis il mio manager Cosimo Taurino, il mio producer Martino Schembri, l’etichetta DMB Management di Rory Di Benedetto che mi sta accompagnando in questo viaggio meraviglioso, Meg la mia grafica, l’ufficio Stampa, PugliaSounds che ha creduto in questo progetto musicale e Sony Music Italia per la distribuzione. Infine, un grande grazie a tutti coloro che credono in me, dai miei genitori a tutte le persone che ascoltano la mia musica e mi supportano con tanto amore tutti i giorni.

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Sclaice feat. Fulton Turnage con il suo nuovo singolo “Limerence” https://www.soundcontest.com/sclaice-feat-fulton-turnage-con-il-suo-nuovo-singolo-limerence/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sclaice-feat-fulton-turnage-con-il-suo-nuovo-singolo-limerence Mon, 15 May 2023 12:55:39 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=60551 Dopo il successo di “Reset” Sclaice, a distanza di poche settimane dalla pubblicazione dell’omonimo disco ufficiale, propone il secondo singolo dal titolo “Limerence”. In inglese si traduce con limerenza, termine coniato dalla psicologa Dorothy Tennov per descrivere lo stadio finale e ossessivo dell’amore romantico. Un brano dalle forti tinte jazz/rap con la straordinaria partecipazione di […]

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Dopo il successo di “Reset” Sclaice, a distanza di poche settimane dalla pubblicazione dell’omonimo disco ufficiale, propone il secondo singolo dal titolo “Limerence”. In inglese si traduce con limerenza, termine coniato dalla psicologa Dorothy Tennov per descrivere lo stadio finale e ossessivo dell’amore romantico. Un brano dalle forti tinte jazz/rap con la straordinaria partecipazione di Fulton Turnage, uno dei migliori sassofonisti jazz del Texas. Scopriamo news e curiosità con l’artista.

Ciao Sclaice, presentati ai nostri lettori.

Francesco Sclafani alias Sclaice, nato a Busto Arsizio (Varese), il 14 maggio 1995, artista poliedrico nonché rapper, dj, musicista, produttore discografico e grafico.

Qual è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi?

Il mio percorso artistico è iniziato nel 1999 in tenera età, con la batteria, il mio primo strumento musicale, per poi intraprenderne gli studi dal 2002 all’Accademia di Musica “Clara Schumann” di Olgiate Olona (VA), con il maestro Andrea Cappellari. Dopo anni di perfezionamento, passati a suonare nelle varie band jazz, blues, funk,   reggae e alternative, nel 2008 iniziai ad appassionarmi alla cultura hip hop e decisi di provare a comporre musica, e a scrivere i primi testi, registrandoli nella mia home studio, fino ad arrivare al 2015 quando pubblicai il mio primo EP di strumentali “Essence (Boom Bap Beats)”,  il mio primo album cantato e autoprodotto “Urban Street” nel 2018, il secondo in studio “Second To None” nel 2021, e svariati inediti, uno tra questi “Versi In Paradiso” pubblicato nell’estate 2022, fino ad arrivare al 2023 con il nuovo album “Reset” in uscita il 12 maggio, contenente diverse collaborazioni importanti.

Potessi avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Se avessi la possibilità di aprire a un big della musica, nel mio caso nel mondo rap e della black music, sicuramente ti direi Rakim. Secondo me, oltre ad essere un rapper originale e tra uno tra i miei preferiti, nonché riconosciuto dai più grandi, uno degli MC migliori di sempre, il suo stile musicale inconfondibile, la sua attitudine, i suoi testi complessi e il suo modo di esprimerli al microfono, ha rappresentato sin dagli albori e tutt’ora rappresenta la forma più definita del rapping.

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in tema di promozione?

Internet è diventato un mezzo molto importante per chi vuole intraprendere un percorso musicale da zero, soprattutto in questi ultimi anni i social, le app in generale hanno reso questo mondo virtuale accessibile a tutti, tanto che ormai può essere considerato un “media” di partenza per chi vuole iniziare a pubblicare contenuti e a farli girare in rete. Sicuramente con l’avvento dell’era digitale, le etichette discografiche si sono dovute adattare alle strategie promozionali attuali, per soddisfare le esigenze del mercato di oggi. La nostalgia del passato non manca, quando si pensa ai supporti fisici che venivano prodotti senza sosta e che davano un valore vero e proprio alla musica, ovviamente sto parlando di cd, vinili, e le vecchie musicassette.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

I miei piani più immediati sono i live fondamentali per dimostrare chi sei veramente, gli album, i singoli, le strategie promozionali più efficaci da adottare, per poter arrivare ad un pubblico ancora più vasto.

Concludi l’intervista con un messaggio!

Cercate di essere sempre voi stessi, spero di ritrovarvi tutti sotto ad un palco. Peace, love, unity and having fun!

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Il nuovo album “Chi diavolo è Puritano?!” è fuori https://www.soundcontest.com/il-nuovo-album-chi-diavolo-e-puritano-e-fuori/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-nuovo-album-chi-diavolo-e-puritano-e-fuori Sat, 06 May 2023 15:19:24 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=60507 “CHI DIAVOLO È PURITANO?!” è il titolo del nuovo album dell’artista romano, disponibile da venerdì 21 aprile in tutte le piattaforme digitali, CD e vinile, pubblicato da Aldebaran, Mitraglia Rec. e High Grande Ent distribuito digitalmente da ADA Music Italy. Già ampiamente riconosciuto nel mondo urban tra singoli e collaborazioni, Puritano ha spiazzato pubblico e […]

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CHI DIAVOLO È PURITANO?!” è il titolo del nuovo album dell’artista romano, disponibile da venerdì 21 aprile in tutte le piattaforme digitali, CD e vinile, pubblicato da Aldebaran, Mitraglia Rec. e High Grande Ent distribuito digitalmente da ADA Music Italy.

Già ampiamente riconosciuto nel mondo urban tra singoli e collaborazioni, Puritano ha spiazzato pubblico e critica mettendo sul piatto un debut album crossover e visionario, dove ha voluto alzare il livello. Figlio di una sua personale maturazione e del fondamentale contributo di The Eve, si sviluppa tra una gamma di sonorità che vanno dall’hard rock al punk, dal reggae e all’elettronica in una nuova chiave innovativa, senza però dimenticare le sue radici urban.

“CHI DIAVOLO È PURITANO?!” è un disco dove convivono brani più melodici e altri più arroganti, momenti introspettivi con atmosfere più soft, che parlano di Daniele così come non si è mai mostrato prima. Un album dalle molteplici anime dove il rock crossover punk (STRADAMA’, BLACKFLVG, PVNKROCKERS, LA FAMILIA e ROCK ‘N ROLL), dialogano con l’electro rap (RBL, Moriremo così e Autostop), passando per sonorità in levare (NETFLIX) senza dimenticare l’intimità delle ballad (SORRY MAMA) e la sperimentazione (KALIMBA DE LUNA RMX).

È stato un parto -commenta l’artista-, alcune canzoni le ho scritte di recente, mentre altre le ho iniziate ben sette anni fa. La mia attitude è rock, e sono stato un predecessore di quella che adesso viene di nuovo vista come la tendenza. Basta guardare cosa è successo dopo l’esplosione di Thoiry”.

Se adesso è una moda sdoganata indossare pantaloni aderenti di pelle e smalto nero sulle unghie, prima era un fenomeno da vero outsider. Questo per ribadire che la coerenza artistica e stilistica di Puritano, viene da molto lontano. Grazie al supporto di The Eve, questo disco è stato vissuto fino all’ultima nota, tant’è che una volta completato è stato risuonato tutto da zero. Riarrangiato e composto come un vero disco punk-rock, prepotente. Sia nella musica, sia nell’immaginario.

Anche gli ospiti ricalcano quella che è la scelta multiforme che vive Puritano. Joe Sfrè, DJ Gengis e Papa Fral s’inseriscono in quello spirito urban che fa parte del suo background, il frontman de Il Pagante Eddy Veerus spiazza nel contesto urban-fashion in cui si colloca, mentre la presenza di un monumento dell’Hip-Hop mondiale come The Game riporta l’asticella nel mondo del vero rap. Un veterano del reggae come Brusco si cimenta in un inedito cantato pop punk in stile Blink 182, mentre il leggendario percussionista Tony Esposito rimette mano alla sua HIT più famosa, remixandola proprio assieme a Puritano e The Eve.

La cover è stata realizzata da Paolo Della Croce e Arakne che hanno curato la direzione creativa e il progetto grafico dell’album. “CHI DIAVOLO È PURITANO?!” è accompagnato anche dal videoclip ufficiale di BLACKFLVG, un regalo per i fan interamente girato alle Maldive.

La pubblicazione dei supporti fisici prevede il lancio di un vinile, con una serie limitata in formato rosso trasparente smoked black e il formato nero classico entrambi 180 gr., oltre alle copie in formato CD.

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Giuliano Dottori, “La vita nel frattempo” è il nuovo album https://www.soundcontest.com/giuliano-dottori-la-vita-nel-frattempo-e-il-nuovo-album/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giuliano-dottori-la-vita-nel-frattempo-e-il-nuovo-album Thu, 06 Apr 2023 12:54:59 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=60084 “La vita nel frattempo” è il nuovo album del cantautore milanese Giuliano Dottori, disponibile da mercoledì 29 marzo solo in vinile e download. Un delicato songbook, ricco di suggestioni e suoni delicati, dove Dottori si racconta senza filtri. Un equilibrio di canzoni soffuse, produzioni mature e arrangiamenti raffinati, che riescono a far convivere tra di […]

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La vita nel frattempo” è il nuovo album del cantautore milanese Giuliano Dottori, disponibile da mercoledì 29 marzo solo in vinile e download. Un delicato songbook, ricco di suggestioni e suoni delicati, dove Dottori si racconta senza filtri. Un equilibrio di canzoni soffuse, produzioni mature e arrangiamenti raffinati, che riescono a far convivere tra di loro la profondità del cantautorato con la melodia del pop.

“La vita nel frattempo” contiene otto canzoni scritte e prodotte nell’arco di circa otto anni. È un disco molto personale e intimo. “Credo che il concetto che sta alla base dell’album sia l’accettazione”, commenta Dottori, “dei miei limiti, della perdita, della fine di alcune relazioni. Accettare non significa accontentarsi ma comprendere a un livello profondo perché le cose molto spesso non vanno nella direzione che vorremmo. O, ancora meglio, comprendere che era sbagliata l’aspettativa, non il risultato. Accettare significa soprattutto chiudere i cerchi e ripartire più forte”.

Dal punto di vista della produzione musicale l’artista ha suonato ogni singola traccia del disco, a parte qualche elemento ritmico in alcune canzoni. Era l’unico modo per poter ricominciare a fare musica in prima persona, dopo tanti anni passati a produrre dischi per altri: lottare contro sé stesso e sconfiggere il suo alter ego sabotatore. Dottori è ripartito dal pianoforte, strumento da sempre molto amato. In alcuni casi la scintilla è stata innescata da un beat. In altri, per la prima volta, ha provato a improvvisare le parole, sperimentando un tipo di flusso mai provato. Ha giocato con alcuni synth e ha cercato di trovare soprattutto una strada personale nella produzione delle voci. È sempre difficile parlare delle reference musicali, anche perché racconta che ogni ascoltatore possa trovare accostamenti personali. Più in generale ha tenuto vicino alcuni dischi che più di altri lo hanno emozionato in questi otto lunghi anni: “Promises” di Floating Points, “Wave” di Patrick Watson, “American Dream” di LCD Soundsystem, “22, A million” di Bon Iver; e poi i lavori di Jòhann Jòahnsson, Julien Baker, Andrew Bird, Blake Mills e moltissimi altri. Come si può facilmente capire, ascolta pochissima musica italiana.

 

La scelta “politica” di Giuliano Dottori

Il nuovo album dal titolo “La vita nel frattempo” sarà pubblicato da mercoledì 29 marzo solo in formato vinile e digital download su Bandcamp. Una scelta “politica” (non nuova), che ha l’ambiziosa intenzione di proporre un nuovo modello agli artisti che abbiano un loro seguito ma che non si possono certo definire “manistream”. Così l’artista diffonderà sì i singoli attraverso le piattaforme di streaming, ma approcciandosi a questa consuetudine solo con una finalità promozionale. Un nuovo modello economico che permette all’artista di raccogliere le risorse necessarie per affrontare i costi dell’uscita di un disco, chiedendo un supporto concreto ai propri fan attraverso l’acquisto del formato fisico o digitale. Preso atto che un artista che voglia proporre musica diversa non ha di fatto possibilità di essere visibile, allora meglio tornare al coinvolgimento attivo dei propri fan, tanti o pochi che siano, coloro che possono permettere all’artista che amano di proseguire il suo percorso artistico. Il disco in tiratura limitata di 300 copie in 12” vinile nero è pubblicato da Labellascheggia e disponibile qui https://t.ly/y9dy.

Il videoclip

La pubblicazione è accompagnata dal videoclip della traccia “Torna sempre il sole” con la regia di Lapo Dottori. Una sequenza di immagini in bianco e nero vedono un gruppo di ragazzi che si alterna scorci di mare, spiagge, cielo e altri elementi naturali. Tante piccole istantanee che accompagnano il testo della canzone, fissando in qualche modo le sensazioni di speranza che il cantautore ha voluto raccontare.

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Marco Bartoccioni con il suo album “Play the Joker” https://www.soundcontest.com/marco-bartoccioni-con-il-suo-album-play-the-joker/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=marco-bartoccioni-con-il-suo-album-play-the-joker Fri, 24 Mar 2023 18:45:56 +0000 https://www.soundcontest.com/?p=59944 Giocarsi il tutto per tutto, mettere sul tavolo un jolly che potrebbe svoltare la partita. Una intensità e passione d’altri tempi quelle di Marco Bartoccioni, artista polistrumentista che presenta l’album dal titolo “Play the Joker” totalmente registrato su nastro in onore di una qualità che sembra ormai denigrata e barattata con selfie e glitter. Qui […]

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Giocarsi il tutto per tutto, mettere sul tavolo un jolly che potrebbe svoltare la partita. Una intensità e passione d’altri tempi quelle di Marco Bartoccioni, artista polistrumentista che presenta l’album dal titolo “Play the Joker” totalmente registrato su nastro in onore di una qualità che sembra ormai denigrata e barattata con selfie e glitter. Qui invece c’è musica, vera musica, un ritorno alle origini, ma proiettandosi verso un futuro in cui la ricerca del suono, dei dettagli, il calore dell’anima della musica stessa fanno davvero la differenza e ti avvolgono in un ascolto celestiale. Brani densi di rock e blues, dalle melodie vincenti partorite da delle esecuzioni impeccabili, fanno di questo album una rara perla da ascoltare con attenzione lasciandosi trasportare da una verve dipinta dalle sonorità d’oltreoceano. Conosciamone alcuni dettagli in questa intervista.

Un album completamente registrato su nastro. Tornare alle origini sfidando le tendenze discografiche. Una buona dose di coraggio la tua che tende verso quali mondi?

Ma guarda, più che verso “altri mondi”, direi una scelta che tende ad unificare questo di mondo. L’unione tra le vecchie generazioni e quelle presenti per me è un rafforzamento e non un indebolimento. Con questo lavoro fatto con Palo De Stefani, interamente su nastro, abbiamo cercato di fare proprio questo: prendere ciò che di buono la musica ci ha dato nel passato e portarlo ad oggi, perché la buona musica resterà sempre. Incidere un album, un EP, una semplice canzone con “calore e cuore”, al contrario del metodo un po’ “usa e getta” del momento, è per me l’unico modo di arrivare a toccare l’anima delle persone.

Curioso il titolo “Play the Joker”! Quale significato si cela? È un giocarsi tutto rischiando ciò che si ha o una carta magica per una sicura vittoria al tavolo?

La vittoria sicura non c’è mai purtroppo, ma senz’altro il tentativo di fare il massimo, giocarsi il tutto per tutto, tentare di cambiare gioco, ed essere propositivi senz’altro sì. Da qui il titolo “Play The Joker”, con l’azzardo del nastro, dei suoni completamente americani e con la Lap Steel al posto delle chitarre.

Un singolo, “I was born here”, che sta facendo parlare con al seguito un frenetico e coinvolgente videoclip girato da una produzione americana. Ed ora l’album. Tanta roba. Quali altre sorprese ci riserba il tuo percorso artistico?

Di questo album usciranno altri singoli importanti, merita senz’altro di essere longevo. Quest’anno siamo in tour per presentare questo lavoro live che sta andando benissimo e naturalmente per il futuro la mente è già su una nuova produzione, ma allo stesso tempo sto portando live un altro progetto di Lap Steel strumentale, interamente solo, intitolato Steel Project. È un altro disco uscito subito dopo la pandemia, sempre prodotto da Paolo De Stefani e masterizzato anche questo su nastro. Un lavoro da ascolto e da colonna sonora che mi vedrà impegnato in diversi teatri e festival questa estate.

Sonorità d’oltreoceano tra blues, rock, melodie che sconfinano nel pop e una esecuzione davvero d’altri tempi per questo album che sembra rappresentare una evoluzione e una maturità captate sin dal primo ascolto. Raccontaci dei live. Come riporti tutto questo universo musicale sui palchi?

Per quanto riguarda il live abbiamo lavorato moltissimo per preparare uno spettacolo all’altezza dell’album. La band è un power trio formata insieme a Marco Fiormonti al basso e Cris Kei alla batteria. È un trio insolito, perché avere il main artist che suona Lap Steel in piedi e canta è una cosa molto particolare e poco vista. Ma mi sta dando delle grandi soddisfazioni soprattutto per il suono che otteniamo live. La Lap Steel e tutto il mondo Slide, che ormai fa parte della mia carriera musicale da tantissimi anni , è uno strumento molto particolare che porta drasticamente il suono oltreoceano, non semplice da amalgamare in un power trio. La band ha davvero una sua identità ed un suono molto particolare, senz’altro potrei suggerire “da ascoltare”. 

Potessi avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Che grande domanda, bellissimo da sognare… Se potessi scegliere, aprirei il concerto di Bruce Springsteen o dei Rolling Stones o di Eric Clapton. Sono per me i tre pilastri del mio background Rock/Blues, sono cresciuto con le loro musiche, i loro stili e le loro idee, dai riff di Keith Richards al motore sempre acceso di Bruce Springsteen, al suono di Eric Clapton.

A te l’ultima parola!

Io credo la musica “vecchia” o “nuova” non abbia distinzioni, l’importante è farla cercando di arrivare al cuore delle persone. Ma impegniamoci per farla bene!

 

 

 

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