NEREO “Danze cosmiche” è il primo album del cantautore pugliese: un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi.

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Amore e relazioni si celano dietro la scelta ponderata delle parole, in un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi

Release album 24 marzo 2022

 

La musica e il canto come strumento di connessione al cosmo, amplificatori di suoni e visioni. 

In “Danze cosmiche” la voce del pop è preminente, ma non disdegna le contaminazioni, presenti nella veste di nebbiolina infilzata dal fascio di luce fumoso tipico dei palchi jazz o di un lirismo intimista. 

«Sebbene la mia modernità mi stia stretta devo conviverci. Il ritornello, ormai di molti, che moderno sia uguale a bello, non trova in me nessuno sfogo, dal momento che scrivo senza dipendere dalle mode. Musicalmente, però, mi interessa che il produttore rovisti nell’oggi, sempre nell’ordine della commistione» Nereo. 

 

TRACK BY TRACK

 

Mai

È il primo brano mai scritto e risale al 2006. Si tratta di un incontro tra forze centrifughe e centripete, caos, dolore, abbandono, nato come poesia, è stato musicato solo successivamente. Il brano ha ricevuto il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara nel contest “La nota d’oro”. 

 

Febbraio

Brano scritto durante il lockdown e dedicato a una persona speciale. Ripercorre le fasi dell’amore (stupore e confusione iniziale, riflessione e messa in discussione, risoluzione e speranza). 

 

Parola di rosa

Bramare relazioni amorose senza successo porta a ritenere la stessa parola “amore” come inaccessibile, maledetta, da non pronunciare. Nel testo la connessione si rivela tra le frasi “esiste già” ed “esita”. 

 

L’amore c’è prima di noi

Una frase del testo dà il titolo all’album; racconto l’importanza dei sentimenti nei momenti di confusione esistenziale, perdita di punti di riferimento.

 

Fine di un’estate

È un urlo quasi disperato, una domanda che taglia lo spazio e il tempo, cercando di indagare le ragioni dell’abbandono, della fine voluta dall’altra persona. Il video è affidato alla sapienza coreografica di una danzatrice russa che disegna nell’aria le suggestioni che la voce riferisce. 

 

Gabbiano

Una dedica al nonno materno, scritto mentre le forze lo abbandonavano, negli ultimi mesi della sua vita, quando si intravede la volontà di liberarsi dalla schiavitù della malattia, dalla difficoltà di articolare parole. 

 

Silenzio 

Il testo, scritto dall’amica Barbara Bortone, racconta il tormento di una relazione che non si concretizza e che si chiude nel silenzio polare di un discorso impossibile, senza speranza e senza futuro.

 

Senza voce

Il testo parla di un’esperienza personale, che si connette alle esperienze di tutti quelli che hanno provato dolore per una dipendenza affettiva tossica. È un brano in cui trovano spazio la decadenza dei suoni stonati, delle urla, dell’afonia, tipica di chi cerca di cavare un ragno dal buco sbagliato.

L’arrangiamento, dal sound moderno, con cadenze glamour, cerca di dare risalto a uno degli aspetti che il testo, all’inizio del brano, cerca di raccontare: la sensualità e la sessualità, il fascino del male che un rapporto del genere evoca. Un fascino che i corpi generano e che porta, spessissimo, alla consunzione e all’umiliazione di sé.

 

La stanza

L’amore di due persone che, a causa delle convenzioni sociali, non possono esprimerlo alla luce del sole perché non rispecchia i canoni fissati dalla società.

 

Autoproduzione

Pubblicazione album: 24 marzo 2022

 

Contatti e social

 

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Instragram: https://www.instagram.com/nereo_music/ 

Spotify:https://open.spotify.com/artist/7cvxQsk3emYoPieBJWRW28?si=ogpCZNDbTg2xMtePD4fStQ 

BIO

Nereo nasce a Bari dove, giovanissimo muove i primi passi nel mondo della musica. Inizia a studiare canto moderno con gli insegnanti Alba de Vito, Daniela Desideri, Fabio Lepore e Roberto Delli Carri. Sfiora la tecnica complessa del canto lirico con Maria Luisa Dituri. Nel 2006, partecipa alla ventottesima edizione del festival canoro “La Nota D’oro”, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara, con il brano inedito “Mai”. In quell’occasione, il presidente di giuria, Marcello Balestra, allora direttore artistico Warner Music Italia, esprime il suo vivo apprezzamento per il brano e per la voce. Dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento, nella primavera del 2020, prende forma il progetto “Danze cosmiche”, un disco di inediti frutto dell’ispirazione e della sensibilità alla (ri)scoperta di vecchie melodie e nuovi sogni. “Danze Cosmiche” è stato anticipato dall’uscita di “Senza voce”, “Fine di un’estate”, “L’amore c’è prima di noi” e “Dimentica”. 

 

fonte: www.laltoparlante.it