LA CANTIGA DE LA SERENA
LA MAR
DODICILUNE / IRD
Prodotto da Dodicilune nella collana Fonosfere, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital, martedì 1 giugno esce “La Mar”, nuovo progetto discografico del trio La Cantiga de la Serena. L’ensemble, composto da musicisti e ricercatori pugliesi, da anni si dedica al recupero e alla rielaborazione della musica antica e tradizionale del bacino del Mediterraneo, promuovendo il dialogo culturale tra Occidente e Oriente. Fabrizio Piepoli (voce, chitarra battente, daff), Giorgia Santoro (flauto, ottavino, flauto basso, flauto contrabbasso, bansuri, tin whistle, arpa celtica, banjo indiano, cimbali), Adolfo La Volpe (oud, chitarra classica, chitarra portoghese, bouzouki irlandese) affiancati in alcuni brani da Francesco D’Orazio (violino) e Roberto Chiga (riqq, pandeiro quadrado e tamburello) propongono una raccolta di dieci canti appartenenti a diverse tradizioni musicali che hanno come motivo conduttore il mare, “la mar” in ladino.
Grazie al tour a cura di Zero Nove Nove che rientra nella Programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), il disco sarà presentato giovedì 27 maggio (ore 19 – ingresso 10 euro – info e prenotazioni 3392558773), in anteprima per la seconda edizione della rassegna “I Zimbra Music Fest”, nel Domus Ars – Centro di Cultura (Chiesa di San Francesco delle Monache) a Napoli, sabato 5 giugno (ore 20:30 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria WApp 0832373576) nel Chiostro del Convitto Palmieri di Lecce per la rassegna “Extra Convitto. Più Lib(e)ri in Piazza”, e domenica 13 giugno (ore 21 – ingresso gratuito – info e prenotazioni 3348655865 – prenotazioni@evergreenfest.it), per l’Evergreen Fest nel Parco della Tesoreria a Torino.
Questo terzo lavoro discografico insieme ai precedenti – “La serena” (Workin’ Label – 2016) e “La Fortuna” (Dodicilune – 2019) – forma una trilogia del mare e delinea un viaggio immaginario lungo il quale antiche cantighe sefardite (espressione della cultura degli ebrei spagnoli) si intrecciano a canti tradizionali pugliesi (canti narrativi, tarantelle), un syrto greco si fonde con un canto della Grecìa salentina, le sonorità ammalianti di una melodia siriana incrociano il vigore solenne di una villanella napoletana, fino a sciogliersi nel ritmo travolgente di un horo macedone. Un dialogo d’amore sospirato tra il mare e il femminile, il canto della sirena che continua ad ammaliare i viandanti di ogni tempo. La Cantiga de la Serena esegue questo repertorio utilizzando strumenti che appartengono a diverse culture musicali, lasciando ampio spazio alla libera espressione del proprio modo di sentire e filtrare questi antichi canti di amore, preghiera e gioia.
Prodotto da Zero Nove Nove nella Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), su YouTube è ancora disponibile il breve documentario, diretto dal videomaker Giuseppe Rutigliano e girato a Lecce, tra il Fondo Verri e alcune vie del centro storico, che racconta la genesi di questo nuovo progetto discografico. Nel video la musica del trio (con la presenza del percussionista Roberto Chiga) è arricchita dalle coreografie del danzatore Andrea De Siena.
Il progetto La Cantiga de la Serena nasce nel 2008 da un’idea di Giorgia Santoro e Adolfo La Volpe ed ha alle spalle numerosi concerti e partecipazione ad importanti festival in Italia e all’estero. Il repertorio si basa sui brani della tradizione popolare pugliese dal Salento al Gargano (canti ‘alla stisa’, ninnananne, tarantelle) rielaborati ed eseguiti in una chiave elegante e raffinata accostati ad antiche cantighe e romanze sefardite – espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli – a canti medievali cristiani di pellegrinaggio e devozione (Cantigas de Santa Maria, Llibre Vermell de Montserrat) e splendide melodie delle tradizioni provenzale, arabo-andalusa e irlandese. Un viaggio millenario nella musica del Mediterraneo tra i ritmi ipnotici ed incantatori della tarantella del sud Italia, le ammalianti melodie ebraiche, la devozione dei pellegrini cristiani, la raffinata tecnica improvvisativa del maqam arabo, i tempi dispari della musica mediorientale e balcanica. Musiche che celebrano semplicemente la vita quotidiana. Un esempio importante di come diverse culture e religioni possano convivere pacificamente e sopravvivere nei secoli attraverso l’esperienza musicale, ed al tempo stesso la testimonianza di un’epoca in cui le tradizioni musicali appartenenti a popoli differenti si mescolavano ed arricchivano a vicenda in maniera naturale.
Fabrizio Piepoli, cantante, polistrumentista, compositore, didatta della voce, attivo da più di vent’anni sulla scena musicale italiana. Formatosi intorno alla metà degli anni ’80 all’interno della scena rock/new-wave si è successivamente dedicato allo studio e alla ricerca delle tradizioni musicali di area mediterranea e della musica medievale. Nella sua voce la ricercatezza sonora del pop d’avanguardia, i melismi mediterranei e le eteree incursioni nel registro di contro-tenore si fondono con naturalezza, avvalendosi frequentemente della tecnica del looping vocale. Attualmente impegnato nel progetto solista Il Cedro e la Rosa, che mescola canti sacri e profani tradizionali del Mediterraneo con composizioni originali, utilizzando uno strumentario che comprende santur persiano, shruti box, tamburi a cornice, chitarre, loop machines. Suona stabilmente con La Cantiga de la Serena (musica antica del bacino Mediterraneo), Ghibli, in duo con Nabil Bey (pop Mediterraneo), Ventanas Duo, con Vito Maria La Forgia (musica tradizionale e improvvisazione). Dal 1998 al 2016 è stato voce del gruppo di world music Radicanto e annovera collaborazioni con Raiz, Almamegretta, Teresa De Sio, Lucilla Galeazzi, Ensemble Calixtinus, Michel Godard, Ensemble Micrologus, Mohssen Kasirossafar, Jamal Ouassini e orchestra arabo-andalusa di Tangeri, Eugenio Colombo, Bobby McFerrin, David Murray. Nel 2011 pubblica il cd “Autumn Sessions”, dedicato alla rilettura di alcune ballate della tradizione irlandese, scozzese e inglese, in una chiave ispirata al folk progressivo dei primi anni ’70. Nel 2017 è stato tenore solista nello ‘Stabat Mater’ di Arvo Pärt nel lungo tour italiano del progetto ‘La musica incontra’ – Corelli Chamber Orchestra diretta dal M° Manfredo Di Crescenzo. Affianca all’attività concertistica una intensa attività didattica. In qualità di docente di canto insegna presso La World Music Academy (San Vito dei Normanni). Tiene regolarmente workshop e masterclass dedicate alla prassi esecutiva delle musiche di tradizione del Mediterraneo.
Giorgia Santoro, diplomata brillantemente in flauto traverso e in jazz e si è successivamente specializzata in ottavino, in musica jazz, in Didattica dello strumento e in flauto solistico. Ha frequentato numerosi Corsi di perfezionamento in flauto in tutta Italia e all’estero (con Angelo Persichilli, Monica Berni, Antonio Amenduni, Gabriele Gallotta, Stefano Parrino) ottavino (con Nicola Mazzanti, Giuseppe Contaldo) e Corsi di improvvisazione Jazz (con Giorgio Gaslini, Nicola Silo, Sante Palumbo, Stefano Battaglia, Paolo Damiani, Maurizio Giammarco, Butch Morris, Joelle Leandre, Marcus Stockhausen, Eugenio Colombo, William Parker, Kent Carter, Steve Potts, Greg Burl). Vincitrice di importanti Concorsi nazionali e internazionali e dell’audizione tenuta dall’orchestra della Magna Grecia, dall’Orchestra Giovanile della Regione Puglia e dall’orchestra I.C.O. “T. Schipa” di Lecce con la quale collabora dal 2001. Ha vinto la borsa di studio di 5000§ per il Berklee College of Music di Boston, per il Corso di Alto Perfezionamento Jazz tenuto da Giorgio Gaslini e per il corso di improvvisazione tenuto da Buth Morris nell’ambito del festival Roccella Jonica Jazz. Ha collaborato con personaggi di fama internazionale e ha suonato sotto la direzione di Riccardo Muti, ha eseguito numerosi concerti da solista in duo con il tenore Andrea Bocelli, con i soprani Katia Ricciarelli e Hong Mei Niè e con il tenore Josè Carreras. Ha partecipato alle tournée di Andrea Bocelli, Claudio Baglioni, Zucchero, Umberto Bindi e Renato Zero, con il quale ha registrato due CD. Ha inoltre collaborato con Franco Battiato, Francesco De Gregori, Francesco Di Giacomo, Giovanni Lindo Ferretti, Gianna Nannini, Piero Pelù, Sonia Bergamasco, Mauro Pagani, Vinicio Capossela, Caparezza. Nell’ambito della musica contemporanea, ha collaborato con i compositori Giorgio Gaslini, Alessandro Solbiati, Marco Betta, Michele Dall’Ongaro, Raffaele Bellafronte, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo, Roberto Beccaceci, Kaija Saariaho, Emanuele Casale, Francesco Filidei, Geoffroy Drouin, Sylvano Bussotti, Karola Obermuller, Curt Cacioppo, Ivan Fedele, David Lang, Gianni Francia, Giovanni Tamborrino. È stata scelta dal regista Ferzan Ozpetek per girare alcune scene del film “Mine vaganti”; ha inoltre registrato la colonna sonora del film “Nuovomondo” di Emanuele Crialese e del film “Balkan Bazar” di Edmond Budina. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero come solista, in orchestra ed in varie formazioni cameristiche. Ha eseguito concerti per importanti Associazioni e Teatri ed ha collaborato con note orchestre. Dal 2001 collabora in qualità di 1° flauto, 2° flauto e ottavino con l’Orchestra I.C.O. “T. Schipa” di Lecce, con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e Potenza e con l’Orchestra della Provincia di Bari. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero come solista, in orchestra ed in varie formazioni cameristiche. È promotrice dei progetti “Tran(ce)formation Quartet” (con cui nel 2011 ha registrato il disco Entrance, e nel 2014 Nautilus prodotto dall’etichetta pugliese Workin Label), “La Cantiga de la Serena”, “Déjà vu” e “Flatus Vocis”. Attualmente è docente di flauto presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.
Adolfo La Volpe, polistrumentista, improvvisatore, compositore, sound artist. Ha studiato tra gli altri con Mick Goodrick, Joe Diorio, John Scofield, Pat Metheny, Barney Kessel, Joelle Leandre, Carlos Zingaro, Jean Derome, Joanne Hetu, Markus Stockhausen e Gianni Lenoci, sotto la guida del quale ha conseguito il diploma accademico di II livello in discipline musicali – musica jazz presso il Conservatorio di Monopoli, ed inoltre un master di I livello in “musica jazz e nuovi linguaggi musicali”. Pratica e studia inoltre alcune musiche di tradizione e gli strumenti musicali ad esse correlati (oud, chitarra portoghese, irish bouzouki, saz turco, banjo, cetra corsa). Attualmente è componente di numerosi ensemble attivi in ambiti artisticamente diversi, dalla musica di derivazione jazzistica alla world music, dalle musiche di tradizione al rock ed all’improvvisazione radicale, ed inoltre della compagnia di danza “Qualibò”, per la quale – oltre a comporre ed eseguire le musiche di scena – si occupa della direzione musicale del Festival “Visioni di (p)arte”, nonché della sezione danza del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia; collabora inoltre stabilmente con Raiz (storico frontman del gruppo Almamegretta), con la cantante Enza Pagliara (una delle voci più autorevoli della tradizione salentina) e con il gruppo italo-palestinese dei Radiodervish. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero (Francia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Turchia, Russia, Cina, Polonia, Algeria, Danimarca, Israele, Kuwait), inciso –tra progetti personali e collaborazioni- una cinquantina di cd, pubblicati da etichette discografiche italiane, olandesi, inglesi e canadesi , e suonato – tra gli altri- con Eugenio Colombo, Gianni Lenoci, Steve Potts, Stefano Battaglia, Daniele Di Bonaventura, Pino Minafra, Paolo Damiani, Michele Rabbia, William Parker, Karl Berger, Kent Carter. Ha composto ed eseguito musica per danza contemporanea, teatro, cinema.
L’etichetta Dodicilune, fondata da Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di quasi 300 produzioni di artisti italiani e stranieri. Distribuiti nei negozi in Italia e all’estero da IRD, i dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati sulle maggiori piattaforme del mondo grazie a Believe Digital.
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