La band dei Setheira lancia ufficialmente “Southern Trouble” singolo dalle dure sonorità che fa da apripista all’Ep di debutto “Murder” pubblicato a giugno di quest’anno. Il brano è sui principali stores digitali in promozione nazionale. “Southern Trouble” è una citazione ironica inerente alla questione irlandese The Irish Troubles, il conflitto che si svolse tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’90. La canzone parla di un giovane abitante del sud Italia amareggiato per le condizioni sociali, economiche e lavorative del meridione, le quali non lo soddisfano affatto, anzi conducono il protagonista in un vortice pieno di ansie, paranoie e frustrazione. Scopriamo news e curiosità in questa intervista!
Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra di musica?
Diciamo che viviamo in un periodo storico dove tutto si muove con estrema rapidità, i cambiamenti sono dietro l’angolo e i tempi di evoluzione ed innovazione sono incredibilmente ridotti. Chiaramente il freddo mercato va avanti, si evolve, e non aspetta nessuno. Non siamo Nostradamus, non sappiamo quali possano diventare i nuovi gusti musicali e le nuovi mode, noi puntiamo sul Rock e facciamo il nostro. La nostra musica si evolve proprio come il mercato e si cerca di creare un compromesso per rendere la nostra musica accessibile per noi artisti, per il pubblico e per il mercato. I nuovi brani presentano nuove sonorità pur non distaccandosi completamente da quelle già proposte.
Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la vostra musica, chi scegliereste? E perché?
Ce lo auguriamo molto volentieri! Scherzi a parte, è una bella domanda questa. Non ne abbiamo idea, forse un gruppo Rock/Metal come noi, tipo Metallica, Alice In Chains, Maneskin, Rammstein, in quanto il pubblico è relativamente simile, tutti pazzi per il rock e per il metal! Sarebbe un po’ insolito, magari, aprire a un artista di fama nazionale o internazionale di un genere lontano dal nostro, ma se dovesse capitare un’occasione del genere, non ci faremmo problemi. A noi piace suonare ovunque e ci piace trasmettere un messaggio agli ascoltatori.
Quali sono i vostri piani più immediati?
Ci stiamo organizzando per scrivere e registrare nuova musica, fare nuovi live, partecipare a nuovi contest e procacciarci opportunità per cavalcare palchi sempre più prestigiosi e collaborare con professionisti del settore, affinché si possano raggiungere sempre più ascoltatori e distribuire musica sempre migliore ed entusiasmante. Ogni giorno lavoriamo e facciamo qualcosa per condurci un passo più vicino alla realizzazione di questi obiettivi prefissati.
Come nasce un vostro brano di solito?
Un nostro brano nasce da un dialogo che può essere più o meno lungo. Ci sono state canzoni realizzate in poco tempo e altre in lavorazione sin dalla nascita della band. Solitamente noi lavoriamo così: si parte da un’idea, proposta da uno o più membri del gruppo e poi ognuno di noi aggiunge del proprio, formando una vera e propria architettura musicale attorno all’idea principale (da considerare come fondamenta) e nel frattempo pensiamo al testo e al tema della canzone. Dopo registriamo un demo, se il risultato finale soddisfa tutti, siamo pronti per registrare e presentare il brano ai nuovi live, in caso contrario sistemiamo gli elementi che non convincono tutti.
Quanto è importante per voi internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia e si viveva di soli live, oppure meglio proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?
Ora è fondamentale, è parte integrante del mercato musicale. Pensiamo però di non poter rimpiangere cose che non abbiamo vissuto, noi Setheira siamo nati in quest’epoca musicale e dobbiamo farci strada in questo periodo. Inoltre, noi sosteniamo che tutto porti dei bonus e dei malus, la tecnologia di oggi ad esempio ha permesso a sempre più artisti di produrre musica in proprio, senza affidarsi ad etichette o a studi di registrazione. Come conseguenza, il mercato è sempre più saturo, ha perso il suo carattere “elitario”. Molti rimpiangono i vecchi tempi, accecati dal pregiudizio e convinti che la musica moderna sia pessima. Noi diciamo invece che queste persone dovrebbero continuare a cercare, perché ci sono tante gemme nascoste di qualsiasi tipo di genere musicale. Nei tempi attuali, un musicista emergente non può più vivere esclusivamente di live, deve farsi strada e giocarsi le carte secondo le situazioni convenienti del mercato. Internet è diventato uno strumento indispensabile per il musicista moderno. Sarà freddo? Come abbiamo già detto, questo non lo sappiamo, bisogna porre questa domanda a qualche artista o band con decenni di carriera alle spalle, siamo solo giovani musicisti tra i 15 e i 21 anni. Ora l’artista moderno deve riuscire ad utilizzare i social e le nuove tecnologie per promuovere se stesso e la propria musica.
C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà componete e suonate?
Sì, certamente. Prendiamo ispirazione da svariati artisti e diversi generi, ma noi Setheira abbiamo una metodo di scrittura e composizione chiaramente divergente da quello delle altre band. La band è composta da cinque musicisti, due chitarre, un basso, una batteria e una voce. I nostri cinque cervelli insieme compongono l’entità del gruppo e non sono uguali a quelli di musicisti di un’altra band, con background diversi, filosofie diverse, obiettivi diversi. Anche noi cambiamo ed evolviamo. Si sono verificati due cambi di formazione, e le differenze si sentiranno nei futuri brani che saranno pubblicati. Nessun musicista dovrebbe provare a sostituire un altro in campo compositivo, piuttosto dovrebbe dare il proprio contributo. Chiaramente il modo di pensare dei Setheira dell’EP è già diverso da quello dei Setheira di oggi, arricchiti da più esperienza e da due nuovi chitarristi, e sarà diverso in futuro. Ci sono così tante variabili in gioco, ma ciò che sappiamo per certo è che tutti gli artisti, chi più chi meno, innovano il proprio materiale. Ovviamente non spaventatevi, non faremo Country da un giorno all’altro, ma ho solo sottolineato un concetto puramente razionale e per noi fondamentale, che molti altri prendono sottogamba. La linea guida sarà quella del gigantesco e fantastico mondo del Rock, cercheremo sempre di onorarlo e chissà, magari scrivere una nuova pagina della sua storia.
Chi vorreste ringraziare per chiudere questa intervista?
Vorremmo ringraziare in primis voi per questa bellissima intervista, successivamente tutti i nostri ascoltatori, fan, amici e parenti, che ogni giorno ci sostengono e rendono questo cammino difficile più leggero, divertente e soddisfacente. Grazie a tutti!